Home / Spettacoli / «Hotel Cositiera», gli americani portano l’azione sulla Costiera Amalfitana con Jesse Williams

«Hotel Cositiera», gli americani portano l’azione sulla Costiera Amalfitana con Jesse Williams

//?#

DALLA NOSTRA INVIATA 
SPERLONGA – In un pomeriggio d’estate, Jesse Williams sfreccia sulla sua Vespa rossa lungo la strada più bella del mondo, quella della Costiera Amalfitana. Non è un’istantanea di uno dei tanti divi americani in vacanza in Italia, ma l’inizio di Hotel Costiera, uno dei titoli di punta della prossima stagione di Prime Video, disponibile dal 24 settembre. Una megaproduzione italiana — coprodotta da LuxVide e nata da un’idea di Luca Bernabei — pensata però per essere vista in tutto il mondo: girata in inglese pur avendo nel cast solo tre attori madrelingua, tra cui il protagonista, che è proprio Williams, l’ex dottor Jackson Avery di Grey’s Anatomy. Nella serie è un ex marine che si ritrova a vestire il ruolo di una figura ibrida: è l’uomo che viene chiamato per risolvere — con qualunque metodo, più o meno ortodosso —, i problemi — di qualunque natura — all’interno dell’hotel che dà il titolo alla serie. Un albergo prestigioso, a conduzione familiare, gestito da Maria Chiara Giannetta assieme al padre (Tommaso Ragno, due dei tanti nomi italiani del cast, di cui fa parte anche Pierpaolo Spollon). Alla regia, Adam Bernstein e Giacomo Martelli. Bernstein, vincitore di un Emmy per Fargo, regista dietro la macchina da presa anche di un’altra serie di culto come Breaking Bad, racconta la sua Costiera anche se a distanza di parecchi chilometri: è a Sperlonga, dove è stata ricostruita con dettagli minuziosi proprio Positano. Le insegne dei ristoranti sono state ricoperte, sono stati rivestiti perfino i menù dei locali con colori che sanno di Costiera e la piazza riempita di bougainvillea. Solo alcuni dei tanti dettagli che hanno reso possibile la magia. «Siamo stati a Positano due settimane e abbiamo girato il maggior numero di scene possibili — spiega il regista —. Ma è una location davvero complicata, per quanto è unica: le strade sono strette, i tir non passano. Per questo Sperlonga si è rivelata una soluzione altrettanto meravigliosa oltre che molto più accessibile»

Bernstein ama l’Italia («parlo anche italiano, ma solo dalle 17 in avanti») e non vedeva l’ora di lavorarci, «non solo di venirci in vacanza. Questa serie mi ha colpito da subito per i tanti toni diversi che include. C’è l’azione, ma anche la commedia e poi le dinamiche familiari». L’intento dichiarato era realizzare da subito un prodotto pensato «per essere visto in tutto il mondo. Per questo è recitata in inglese e devo fare i complimenti a tutti gli attori italiani che lo hanno fatto egregiamente, non era semplice».

Quando l’Italia viene raccontata dagli stranieri, il rischio di cadere in qualche cliché è alto. «Noi abbiamo cercato di non farlo — riprende il regista — pur avendo deciso di mostrare la bellezza di questa terra, anche nelle scene girate a Napoli. Mostriamo però una città romantica, lontana dalle immagini di Gomorra. Abbiamo preferito raccontare il suo volto più pittoresco, quasi glamour». Una serie ambientata in un hotel di lusso fa pensare a The White Lotus: «Ma a parte l’ambientazione, sono due serie davvero molto differenti. Inoltre qui i protagonisti sono più italiani che americani, il racconto ruota attorno a loro, quindi è praticamente l’opposto di quello che succede in The White Lotus». Bernstein si sbilancia sperando in una seconda stagione: «Spero davvero che ci sarà, bisognerà vedere come va. Però ricordo sempre che, mentre giravo Breaking Bad, pensavo: sto facendo uno show incredibile eppure non lo guardano in molti. Poi, a metà della terza stagione, è esploso in tutto il mondo». In realtà Prime Video scommette molto su questo titolo, presentato ieri alla presentazione dei palinsesti in cui, tra altre le novità, spiccano anche gli show Roast in Peace e The Traitors.

11 luglio 2025 ( modifica il 11 luglio 2025 | 10:02)

11 luglio 2025 ( modifica il 11 luglio 2025 | 10:02)

Fonte Originale