Honda 0 Series, un Suv e una berlina elettrica con stile sportivo e interni da ammiraglie

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Las Vegas ( Stati Uniti) — C’è sempre una spasmodica voglia di novità nelle immense sale del Las Vegas Convention Center, nonostante la prateria di moquette blu decorata con strisce gialle e verdi guardi più al gusto anni ‘70 che alla massima rassegna mondiale dell’elettronica che ospita. Anche questo è Consumer Electronic Show, con una 58.ma edizione targata 2025 nel segno dell’intelligenza. Con più di 300 aziende provenienti da 158 Paesi che propongono e a volte suggestionano con schermi ad altissima definizione, gadget digitali di ogni genere e l’idea di un futuro che piaccia alle nuove generazioni. Qui, l’auto rincorre, deve ancora trovare un posto nel nuovo «internet delle cose» dove ogni dispositivo è connesso alla rete, ma tenendosi stretta una personalità che non porti a considerarla un elettrodomestico. Esserci, per una azienda come Honda, era però l’esatto rischio da correre.

Investimenti per 65 miliardi di dollari

Dopo aver messo a bilancio un investimento complessivo di 65 miliardi di dollari, arriva al l’anteprima della nuova famiglia di vetture elettriche 0 Series, una gamma che entro il 2030 conterà ben 7 modelli diversi e che soprattutto vale una manifestazione di forza dove altri hanno mostrato debolezza, oppure semplice lentezza. Anche un costruttore tradizionale può trasformare completamente il modo di fabbricare autovetture, questo il messaggio, perché l’elettrica richiede una aerodinamica raffinata, più leggerezza e una gestione digitale avanzata. Honda cioè parte da 0, anche se non ricomincia daccapo.

Due auto ancora misteriose

Due i prototipi mostrati al pubblico, la Honda 0 Series Saloon con forme da berlina estremamente affusolata, e poi la Honda 0 Series Suv, sicuramente più europea nel gusto delle linee tondeggianti in una carrozzeria Sport utility già rifinita al cesello nei minimi particolari. Con la solita silenziosa cautela giapponese, ci viene confermato che le due vetture sono in realtà vicine ormai al 95% ai modelli che arriveranno sul mercato nel 2026. Nessuna comunicazione ufficiale su dati tecnici essenziali come dimensioni o potenza dei motori a bordo, che però sappiamo potranno essere uno o due, dunque anche con varianti a trazione integrale.

Il Suv

Il primo incontro con Honda 0 Series Suv, il prototipo di certo più interessante, è intrigante. Honda utilizza sospensioni anche raffinate che guardano alla storia del marchio fatta di vetture sportive a benzina, ma ogni componente della 0 Series Suv è stato ripensato in modo radicale per valorizzare ciò che un’auto elettrica, di suo, offre in più. Gli interni sono già realizzati con materiali di qualità e sono ampi, perché gli organi meccanici occupano poco spazio. Le batterie arrivano fino a 90 kWh di capacità e lasciano intuire una grande autonomia di percorrenza, ma nonostante questo sono sottilissime, tanto che il pavimento è molto basso e poco invadente, in modo indistinguibile rispetto ad una vettura con motore tradizionale. Alcuni elementi del telaio saranno stampati iniettando alluminio in presse da 6.000 tonnellate di spinta, per ottenere componenti resistenti che pesino poco, prodotti un solo passaggio. E’ esattamente quello che fa Tesla. Con i paragoni, voluti e non dichiarati, siamo però solo all’inizio.

Volante a cloche

La carrozzeria affusolata nasconde in realtà uno studio molto accurato sulla resistenza all’aria in movimento, ridotta anche con parti mobili per diminuire il consumo di energia in base alla velocità. E ancora, quel volante a cloche da aeroplano su cui inevitabilmente cade lo sguardo è una soluzione già vista su modelli Tesla e anche Lexus, ma dietro si nasconde una sorpresa più seria, molto meno scenografica. Honda ha lavorato per quattro anni attorno ad un programma di gestione generale della vettura battezzato Asimo, con il nome dall’automa che l’azienda giapponese nel 2000 ha presentato al mondo come il nuovo orizzonte della robotica, conquistando copertine sui giornali. Il nuovo Asimo invece è virtuale, ma anche più cruciale in una industria dove le case automobilistiche devono rivolgersi ad aziende esterne per realizzare un sistema che sorvegli la tenuta di strada, tutti i dispositivi elettronici a bordo, la connessione in rete e la gestione dell’energia da parte dei motori e delle batterie. Con Asimo, Honda ha fatto da sola, ed è andata anche oltre, di nuovo sfidando Tesla nell’idea di un unico computer a bordo a gestire l’intera vettura. Nei prossimi anni realizzerà i suoi microprocessori dedicati alle Honda 0 Series. Personalizzati, meno costosi e più potenti. Trasformando la ricorsa in un clamoroso vantaggio.

8 gennaio 2025 (modifica il 8 gennaio 2025 | 22:16)

8 gennaio 2025 (modifica il 8 gennaio 2025 | 22:16)