Gli aerei nei cieli dell’Italia nord-occidentale si sono fermati ieri sera per diverse ore a causa di un problema alla rete del centro radar che gestisce il traffico della zona. Decine di voli in arrivo e in partenza in alcuni dei principali aeroporti del Paese sono stati cancellati, ritardati o riportati negli scali di origine perché lo spazio di Lombardia, Piemonte e Liguria è risultato inutilizzabile per un problema al Centro di controllo d’area. I decolli sono ripresi attorno alle 22.15, anche se inizialmente con rallentamenti notevoli. Ma poi c’è stato un nuovo stop ai flussi e una successiva ulteriore autorizzazione accompagnata da forti limitazioni che si sono trascinate nel corso della nottata.
Gli uffici dislocati a Milano — gestiti da Enav — hanno avuto un guasto al sistema di trasmissione dei dati. I primi intoppi si sono presentati verso le 20.20, intorno alle 20.40 si è deciso di dichiarare il «rateo zero» su tutta la zona, imponendo di fatto lo stop ai movimenti. Da quanto si apprende si è trattato non di un’interruzione informatica ma di un deterioramento della connettività. Il risultato: gli aerei (in partenza e arrivo) su Milano Malpensa, Linate, Bergamo, Torino, Genova non hanno potuto proseguire con i loro piani di viaggio come programmato. Oltre 300 voli sono stati coinvolti dal problema con migliaia di passeggeri fatti scendere in attesa della risoluzione del guasto. A cascata ci sono stati rallentamenti anche negli aeroporti limitrofi (per esempio quelli veneti), ai quali è stato chiesto di accogliere alcuni velivoli originariamente diretti nel Nord Ovest. «Presso il Centro di controllo d’area di Milano, responsabile della gestione del traffico aereo nell’area nord-occidentale del Paese, si è verificato un rallentamento al sistema di trasmissione dati», ha confermato Enav in una nota. «Per garantire i più elevati standard di sicurezza operativa, è stato deciso di sospendere temporaneamente le partenze e gli arrivi negli aeroporti interessati». Nei bollettini inviati ai piloti e alle compagnie aeree Eurocontrol, l’agenzia che sovrintende i cieli europei, ha comunicato il «radar failure».
La ripresa dei flussi, per disagi di questo tipo, non è stata immediata. Non solo perché nel frattempo è stato necessario far imbarcare di nuovo i passeggeri che prima erano stati fatti scendere (in centinaia sono rimasti bloccati a bordo per almeno un’ora), ma anche perché i voli hanno atteso un nuovo slot orario per poter decollare. Per non parlare dei jet senza più un equipaggio perché quello assegnato ha sforato nel frattempo le ore massime di lavoro previste dai regolamenti europei. La rete di trasmissione di dati si chiama E-Net e collega i centri di controllo, gli aeroporti, i centri radar esteri e veicola informazioni cruciali come i dati radar, i bollettini meteo, i messaggi trasmessi con le cabine di pilotaggio. Il sistema che convoglia i dati radar al Centro di controllo d’area ha i server Enav ma l’infrastruttura di trasporto delle informazioni digitali è gestito da un provider esterno.
Da quanto riferito al Corriere nelle prossime ore potrebbe essere avviata anche una commissione d’indagine — che vedrà coinvolti altri soggetti dell’aviazione civile, a partire dall’Enac — per capire come mai una piattaforma che è dotata di meccanismi di ridondanza non abbia funzionato.
Lo spazio aereo italiano è gestito da quattro centri radar: Milano sovrintende il Nord Ovest, Padova il Nord Est, Roma Ciampino il Centro e le Isole, Brindisi tutto il resto del nostro Paese.
29 giugno 2025 ( modifica il 29 giugno 2025 | 07:06)
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