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Giro d’Italia, ecco il rosa sulle strade venete: presentata la maglia che indosserà il leader

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«Le cartoline venete del 108° Giro? Mi affascina la 15esima tappa, quella che arriverà ad Asiago, la seconda più lunga. In generale l’assenza di un dominatore come Pogacar renderà la corsa ancora più bella». Girava ogni tanto lo sguardo verso la maglia rosa, mercoledì, Damiano Cunego, nel consegnare ai taccuini qualche pensiero sparso sul prossimo Giro d’Italia. Parliamo di quella maglia rosa che lui, veronese, classe ‘81, oggi preparatore di ciclisti in Svizzera, faceva sua nel 2004, con quattro successi di tappa.

Cunego ricorda la sua vittoria

«Sono passati 21 anni e ricordo una grande vetrina per farsi conoscere, ero molto giovane, magari anche inatteso, quindi le cose furono per certi versi facili». È stato, Cunego, l’ospite speciale alla presentazione della nuova maglia rosa, disegnata dalla bellunese Castelli con un mappamondo stilizzato sullo sfondo a segno dell’«interesse internazionale per la corsa, visibile in 200 Paesi». Cornice, il negozio a Verona in via Mazzini dello sponsor della maglia stessa, Iuman Intimissimi Uomo, brand del gruppo Oniverse, ex Calzedonia. «Vedo un Giro impegnativo, duro, in cui scopriremo nuovi protagonisti», così Cunego, che dopo la laurea in scienze motorie lavora al Cycling Lab di Mendrisio, Canton Ticino, dove si occupa di test incrementali e tabelle di allenamento. Anche lui, ora, attende un Giro che a maggio – nel confermarsi «eccellenza italiana nel mondo», come dice Paolo Bellino, dg di Rcs Sport – guarderà ai Carapaz, Roglic, Ayuso, Landa, e ancora Yates, Martinez, Van Aert, Bardet e Bernal, sperando negli italiani Tiberi e Ciccone, quest’ultimo citato da Cunego come «possibile nome per la maglia blu degli scalatori e per qualche tappa».

Le tappe Venete

È il Giro che farà capolino in Veneto tra meno di un mese, per quattro tappe sulle 21 totali. La prima, venerdì 23 maggio, da Rovigo a Vicenza, 180 km tra pianura e collina, con lieve sconfinamento nell’est veronese e il breve intermezzo sui Colli Euganei a Castelnuovo, frazione della padovana Teolo. Quella del giorno dopo, sabato 24, da Treviso al confine sloveno di Nova Gorica, 186 km in tutto, un capitolo pianeggiante esteso alla Bassa friulana. Quindi i 214 km della Fiume Veneto-Asiago chiamata in causa da Cunego, domenica 25, giornata di grandi ascese con l’Altopiano a sfondo: una tappa con alcune salite «dimenticate» in tempi recenti, come rimarcano anche dal Giro evidenziando la presenza nella mappa di San Martino Colle Umberto nel Trevigiano in omaggio a Bottecchia – sono cent’anni dal suo secondo trionfo al Tour de France – ma anche la salita al Grappa dalla storica Strada Cadorna, sempre percorsa in discesa negli ultimi quindici anni («discesa su Feltre nel Bellunese e poi scalata all’Altopiano dei Sette Comuni da Enego fino all’arrivo di Asiago», recita il diario ufficiale del Giro). 

Il Giro-E

Infine, martedì 27, il via da Villa Contarini a Piazzola sul Brenta nel Padovano per giungere a San Valentino in Trentino, 199 km e 5mila metri di dislivello, trait d’union fra ville venete e Dolomiti, una tappa molto dura con il maggior dislivello del Giro: un ruolo di peso per la classifica finale. Ieri da Verona – dov’era presente anche Matteo Veronesi, brand leader di Intimissimi – ricordavano peraltro il contemporaneo Giro-E dedicato all’e-bike, con la Soave-Vicenza del 23 maggio e la Fonzaso-Asiago del 25, così come il Giro Women in estate, vedi la Castel Tesino-Pianezze del 9 luglio e la Mirano-Monselice del giorno dopo.


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24 aprile 2025 ( modifica il 24 aprile 2025 | 11:52)

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