
È una preview interessante quella prevista a metà settembre per il Giro Automobilistico d’Italia, storico evento ideato nel 1901: lo organizzò l’Automobile Club di Torino in collaborazione con il Corriere della Sera. Per la cronaca, i chilometri da percorrere furono circa 1.650, con 72 equipaggi al via. Poi nel 1934, arrivò la denominazione precisa di «Giro automobilistico d’Italia», quando ne venne pubblicizzata la prima edizione organizzata dal RACI (Reale Automobile Club d’Italia). L’edizione del 2025 vuole essere solo una preview di quella che sarà la vera gara, a calendario dal 2026. Si parte da Torino l’11 settembre prossimo, tappa a Bormio il giorno successivo e si chiude presso la prestigiosa Villa Reale di Monza il 13 settembre.
Un museo dinamico
L’iniziativa si configura, per ora, come un affascinante tour non competitivo, sorta di “museo dinamico” che prenderà vita sulle strade italiane, grazie a un numero limitato di equipaggi privati, a bordo di vetture di altissimo pregio.A partire dal 2026, l’evento assumerà invece una nuova dimensione, trasformandosi in una vera e propria gara di regolarità, perfettamente integrata nel circuito delle auto storiche. In questa anticipazione, le vetture sfileranno in un percorso esclusivo che servirà anche come anteprima dei regolamenti e dei percorsi del primo vero “Giro Automobilistico d’Italia”.
Un parterre importante
L’edizione 2025 vedrà sfilare sulle strade prestigiose vetture (la lista definitiva dei modelli partecipanti è ancora in fase di definizione ) quali Ferrari Spider California, Alfa Romeo 1900 CSS (quella vittoriosa all’edizione del Giro nel 1954), Ferrari 308 GTS, Fiat Abarth131 Rally, Lancia Aprilia, Alfa Romeo 6C 1750, Lancia Stratos, Ferrari 365GT, Alfa Romeo Giulia SS, Ferrari 512 BB, Lancia Flaminia, Porsche 356. Nell’ottica di rendere la gara il meno impattante possibile per l’ambiente, è prevista la compensazione della Carbon Footprint e la cerificazione di tutte le auto partecipanti, non solo creando una scheda di storytelling dalla loro origine alla gara, ma iscrivendo la vettura in blockchain al fine di creare un vero passaporto digitale che conterrà, negli anni, ogni informazione utile di ciascuna delle vetture partecipanti.
7 luglio 2025 (modifica il 7 luglio 2025 | 12:31)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
7 luglio 2025 (modifica il 7 luglio 2025 | 12:31)
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