«Gioacchino Volpe»: premiati i vincitori della prima edizione

di Redazione Cultura A L’Aquila si è tenuta la prima edizione del premio dedicato allo storico e politico e in memoria di altri due aquilani: Panfilo Gentile e Stefano Vespa

Questo post è stato originariamente pubblicato su questo sito

//?#

Cerimonia ieri, 16 febbraio, a L’Aquila per i vincitori della prima edizione del Premio letterario nazionale Gioacchino Volpe. Per la sezione «Gioacchino Volpe» per saggi storici, vincono ex aequo Italy’s christian democracy: the catholic encounter with political modernity di Rosario Forlenza e Bjørn Thomassen (Oxford University press) e Storia della Democrazia Cristiana 1943-1993 di Paolo Pombeni, Guido Formigoni e Giorgio Vecchio (il Mulino).

Per la sezione «Panfilo Gentile» per il giornalismo politico, vince Tempesta. La vita (e non la morte) di Giacomo Matteotti di Antonio Funiciello (Rizzoli). Per la sezione «Stefano Vespa» per giornalismo emergente su temi di sicurezza interna e internazionale, premiata la ricerca An open, flexible and «fit for purpose» multilateralism di Tullio Ambrosone.

Ad assegnare i riconoscimenti, la giuria presieduta da Gianni Letta e composta da Gaetano Quagliariello, Bruno Vespa e Antonio Polito. Promosso dal Comune dell’Aquila, il premio vuole contribuire a mantenere vivo il ricordo di Volpe (1876-1971), storico e politico originario della frazione aquilana di Paganica, e di altre due aquilani, Panfilo Gentile e Stefano Vespa. Riconoscimenti ieri sono stati assegnati anche a Elena Aga Rossi e Walter Cavalieri.

«Insieme agli altri giurati abbiamo tentato di costruire un percorso nell’assegnazione dei riconoscimenti ai vincitori. Nella sezione Gioacchino Volpe sono stati selezionati due volumi legati al racconto della Dc, che sta suscitando un rinnovato interesse. Per la sezione Panfilo Gentile è stato premiato un lavoro incentrato sulla figura di Matteotti — nel 2024 ricorreva il centenario della morte — in cui viene narrato chi è stato e cosa abbia fatto da vivo e forse, per questo, perché è stato assassinato. Abbiamo individuato dei temi legati alla riflessione culturale e politica oggi in atto nel Paese, attualizzandoli», ha dichiarato il giornalista ed editorialista del «Corriere», Antonio Polito.

«Questo premio ha lo scopo di onorare tre figli dell’Aquila — ha aggiunto il presidente della Fondazione Magna Carta, Gaetano Quagliariello — che, nei rispettivi campi, vanno considerati dei fuoriclasse del panorama intellettuale della nazione. Da qui nasce un’ambizione: fare di questo premio un momento importante della vita culturale del Paese». E il giornalista Bruno Vespa ha aggiunto: «Questo premio è stato istituito dalla Fondazione Stefano Vespa per ricordare mio fratello, scomparso tre anni fa, che ai temi della sicurezza ha dedicato larga parte della sua ultima attività professionale. In collaborazione con Leonardo, viene premiato un giovane studioso, Tullio Ambrosone, già autore di saggi sul multilateralismo, con un assegno di ricerca su un campo del tutto inesplorato: l’autosufficienza militare europea nel momento in cui Trump si disimpegna con l’Ucraina e comincia a chiudere l’ombrello protettivo sull’Europa aperto nel 1945. In Italia la cultura della Difesa è largamente insufficiente. Nei prossimi anni la nostra Fondazione e Leonardo collaboreranno per gettare qualche seme nuovo».

Durante la serata c’è stato anche un recital poetico – ispirato ai grandi autori della letteratura, a cura del maestro Davide Cavuti — tenuto dall’attore Giancarlo Giannini, a cui è stato attribuito un riconoscimento per l’interpretazione di Celestino V nella trasposizione teatrale, prodotta nel 1969 dal TSA, dell’opera siloniana L’avventura di un povero cristiano.

Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha salutato questa prima edizione descrivendola come «un’iniziativa che non solo rende omaggio al prezioso contributo dell’intellettuale nei confronti della storiografia italiana del Novecento, ma celebra anche l’eccellenza di personalità come Panfilo Gentile e Stefano Vespa, capaci di aver plasmato il nostro panorama culturale e giornalistico. L’evento ha confermato il valore della nostra proposta culturale, anche in vista dell’imminente appuntamento con L’Aquila Capitale italiana della cultura 2026».

16 febbraio 2025 (modifica il 16 febbraio 2025 | 22:08)

16 febbraio 2025 (modifica il 16 febbraio 2025 | 22:08)