
DALLA NOSTRA CORRISPONDENTE
BERLINO – Il secondo uomo più potente della politica tedesca, dopo Friedrich Merz, si chiama Lars Klingbeil. Ma difficilmente per il vice-cancelliere e capo socialdemocratico sarebbe potuto arrivare uno schiaffo più sonoro. Al congresso del partito che si è chiuso nel weekend, Klingbeil è stato eletto co-presidente con il 64,9%. Mai un leader ha preso così poco (tranne Oskar Lafontaine nel 1995, ma fu una questione di faide, controcandidature e coltelli): e infatti la co-presidente Bärbel Bass ha spuntato il 95%. I compagni hanno detto in segreto quel che apertamente tacciono: Klingbeil, 47 anni, centrista, è a malapena tollerato. Lui ha incassato con voce tremante («il risultato per me è difficile») e perfino il cuore gelido di Olaf Scholz ha avuto un sussulto, tanto che l’ha abbracciato. Merz chiama Klingbeil la «centrale del potere» Spd. Indubbiamente lo è: dopo il disastro delle elezioni dove i socialdemocratici hanno preso il 16%, Klingbeil — che già guidava l’apparato — è stato l’unico dirigente a restare al suo posto.
Anzi, ha fatto fuori tutta la vecchia guardia e stretto facilmente l’intesa con Merz. L’ala sinistra, quella falcidiata, ha risposto con un manifesto in cui chiedeva lo stop al riarmo e il dialogo con Putin. Bisogna davvero credere che nessuno di questi, come giurano, ha silurato Merz (e il patto di governo?) La crisi della Spd era tangibile al City Cube di Berlino nel weekend: fuori decine di auto nere dei boss nazionali o regionali, bandiere rosse al vento — l’ossatura dell’antica potenza — dentro discorsi esangui. La Spd al 16% è in crisi esistenziale, forse non più un grande partito: senza presa tra i giovani, con sempre meno attivisti nelle fasce «tra la formazione e la pensione». Rianimarla sarebbe un’impresa: e Klingbeil padroneggia il potere, non il carisma. Dal congresso sono quindi emerse due idee. Iniziare subito la procedura per mettere al bando l’Afd, votato all’unanimità. E una mozione perché la leva non diventi obbligatoria. Serviva un voto di popolo, è arrivato. Però non ci vuole un fine analista per capire che entrambe le scelte potrebbero portare a una collisione con la Cdu. E se la Spd è debole, in mare aperto senza approdi in vista, non è un guaio solo per sinistra europea: potrebbe diventarlo presto anche per il governo tedesco.
30 giugno 2025 ( modifica il 30 giugno 2025 | 21:50)
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