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Germania, decine di interrogazioni Afd: dai trasporti militari ai droni. L’accusa: «Girano i dati ai russi»

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DALLA NOSTRA CORRISPONDENTE 
BERLINO – L’interesse del deputato Ringo Mühlmann per ogni cosa concernente i droni, le rotaie e i trasporti militari era ossessivo, le richieste al Parlamento regionale insistenti. Ma che cosa se ne fa il portavoce «per le questioni interne» dell’Afd della Turingia, roccaforte dell’estrema destra e feudo personale del suo tribuno più radicale, Björn Höcke, con questa mole di dettagli logistico-militari? Pochi dubbi per il ministro dell’Interno del Land, lo «sceriffo» socialdemocratico Georg Maier: «Bisogna presumere che l’AfD agisca come un braccio allungato e un servitore di Putin». Quei dati non finirebbero che ad alimentare la guerra ibrida.

Un’inchiesta della Frankfurter Allgemeine Zeitung ha svelato i contorni del fenomeno, che non si limita alla Turingia, ma è visibile in altri Länder dell’Est e presente perfino, in misura minore, al Bundestag nazionale. Certo, la Turingia è uno snodo verso l’Est e l’Ucraina, e quindi un passaggio critico. Lo «sceriffo» Maier ne ha fatto una battaglia personale: «La frequenza delle interrogazioni della AfD che riguardano temi sensibili di sicurezza è più che sospetta: non si spiega con il normale bisogno di informazione dei parlamentari». Secondo lui, l’AfD minaccerebbe anche la sicurezza esterna della Germania. Di sicuro, ha toccato un nervo scoperto. «Sospetti assurdi», ha reagito Bernd Baumann, numero due dell’AfD al Parlamento di Berlino. Mentre Höcke si è scagliato contro il grande accusatore, definendolo un «disadattato politico».

Di certo, la talpa Mühlmann ha scavato con costanza: 47 interrogazioni solo nell’anno corrente. Per esempio, la n. 8/1419, depositata il 18 settembre, vuole sapere quali trasporti militari abbiano attraversato la Turingia a partire dal 2022, suddivisi per anno, «tipo di trasporto (strada/ferrovia), numero di passaggi e fermate note». A luglio, tre richieste di fila, tutte suddivise in 10-12 sotto domande, del tipo: «Quali scenari attivi la polizia della Turingia considera attualmente prioritari per la necessità di una difesa operativa contro i droni?». O ancora: quali sistemi sono stati testati, quali valutati, quali difesa fissa o mobile è prevista in Turingia? E via di questo passo. Non è difficile immaginarsi questo materiale, una volta pubblico, setacciato dagli operativi di Mosca.

Da tempo, nei servizi segreti tedeschi si discute del fatto che alcuni deputati nazionali dell’AfD, con legami con la Russia o la Cina, utilizzino il proprio diritto di interrogazione a vantaggio di regimi autoritari. L’ex capolista alle Europee, Maximilian Krah, è stato perfino condannato per spionaggio: come portaborse utilizzava un agente al servizio attivo di Pechino. Si sa, i Parlamenti — da quelli regionali a quelli transnazionali a Bruxelles — sono una manna per le intelligence: depositari di dossier, bozze di leggi, studi settoriali che fanno la radiografia al «nemico». Tanto più accessibili se qualcuno, spontaneamente, ti apre le porte o le cartelle.

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24 ottobre 2025

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