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Gaza, ucciso Suleiman Obeid, era soprannominato il Pelè della Palestina: era in fila per il cibo

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È morto a 41 anni Suleiman Obeid. Era uno dei giocatori più talentuosi  fra gli anni 2000 e 2010 della Palestina – tanto da essere soprannominato «Il Pelé Palestinese» – ed è stato ucciso ieri, mercoledì 6 agosto. Era considerato una delle leggende della rappresentativa ed è stato colpito a morte dall’esercito israeliano mentre cercava di recuperare del cibo nel caos degli aiuti umanitari per sfamare la popolazione locale nella Striscia di Gaza.

Per la Palestine Football Association si tratta del 662simo atleta palestinese che muore dall’inizio della guerra, mentre sarebbero 321 le vittime tra membri delle associazioni calcistiche, tra giocatori, allenatori, dirigenti, arbitri oltre che partecipanti ai consigli direttivi delle squadre locali.

Fino a due anni fa, nel 2023, giocava ancora. Tra il 2007 e il 2013 ha collezionato 21 presenze nella sua Nazionale segnando due gol: uno contro lo Yemen nel 2010 e uno contro l’Indonesia nel 2011. Ed è stato fondamentale anche nella qualificazione alla Coppa d’Asia del 2015. 

Noto per la sua velocità e il senso del gol, Suleiman ha giocato cinque stagioni nella West Bank Palestine League, per poi decidere di tornare a casa, a Gaza, nel 2015. Dal 2016 al 2018 ha vinto la Scarpa d’Oro del campionato per tre stagioni di fila segnando rispettivamente 17 gol, 15 gol e 12 gol con il Gaza Al-Riyadi e con il Khadamat Al-Shate, squadra della sua città natale. 

E in quel club ci restò anche nel 2022 nonostante la retrocessione. Secondo i dati della Federcalcio locale del 23 luglio, in 670 giorni dall’inizio della guerra sono stati uccisi 807 atleti e osservatori.

7 agosto 2025

7 agosto 2025

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