
«Per Lookman mi dispiace, per lui e per la società». L’ex tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini è intervenuto ieri sera a Sky Sport e ha detto la sua sul caso dell’estate che coinvolge il nigeriano, allenato per tre stagioni. «La situazione Lookman? Posso dire solo che mi dispiace, abbiamo vissuto talmente tanti momenti belli che si corre il rischio di ricordare i giocatori per un episodio, quando invece ce ne sono stati tantissimi di belli. Sono dispiaciuto per il ragazzo e per la società, posso dire solo questo. Mi auguro che presto si risolva questa situazione».
Reduce dalla sconfitta in terra inglese in amichevole, l’Aston Villa ha rifilato un poker alla sua Roma, il tecnico di Grugliasco ha nominato l’Atalanta altre volte. La prima, quando ha spiegato il trasferimento nella Capitale: «Quando ci siamo parlati per la prima volta, la proprietà mi ha esposto un progetto sui giovani, mi ha sempre dato grande entusiasmo, l’ho sempre fatto anche all’Atalanta. Quando Ranieri disse, a stagione in corso, che non sarei stato io l’allenatore bluffava? Dovete chiedere a lui… In quel momento era una fase importante del campionato, è stato bravo lui. Dopo l’ultima partita ho chiesto all’Atalanta la possibilità di potermi incontrare con altre squadre. Poi in tre giorni abbiamo fatto tutto».
Poi, la scelta di togliere la fascia da capitano a Pellegrini. Una decisione non contro il ragazzo, ma un modo di fare che il Gasp ha sempre portato avanti, anche a Bergamo, per premiare i veterani, i giocatori con il maggior numero di presenze: «Quella dei capitani è una gerarchia che uso da sempre, mi fa specie che se ne parli. Sono quei giocatori in grado di sostenere la fascia, se ne hai i requisiti. A Dublino Toloi non stava giocando, per anzianità il capitano è con De Roon ma in quella partita non era disponibile, andò Djimsiti ad alzare la coppa con tutti quanti. Questo è il mio concetto di squadra».
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8 agosto 2025
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