
Con l’occasione dell’ottantesimo Anniversario della Liberazione, la serie Fuochi d’artificio incontra il suo pubblico su Rai1: primi due (di sei) episodi per il racconto (tratto dall’omonimo libro di Andrea Bouchard), in onda la scorsa settimana, che raccolgono 3,5 milioni di spettatori medi, per un’ottima share che sfiora il 18%. Considerando che nella stessa sera Canale 5 contro-programmava con lo stesso genere, la fiction, si tratta di un risultato notevole: Il turco è invece sceso sotto la soglia dei 2 milioni di spettatori, 1.761.000 individui medi (con la share di Canale 5, 11,3%, sotto a quella delle Iene su Italia 1, 12,7%). Nella settimana Rai1 programma le altre quattro puntate su due diverse serate: la fiction, diretta da Susanna Nicchiarelli, è un tentativo originale di raccontare il 25 aprile alle generazioni più giovani, col linguaggio — già del romanzo — di una storia di formazione di quattro ragazzi e ragazze.
La programmazione lineare nel palinsesto della rete ammiraglia ha conquistato in particolare gli spettatori più anziani, con quasi due milioni di spettatori medi che hanno più di 65 anni. Non è andata male fra i più giovani, in particolare fra i 15-24enni, con la share che ha raggiunto il 15,8%, un buon dato per Rai1 su questo target. Interessante anche composizione territoriale del pubblico, con l’equilibrio che si sposta sulle regioni del Centro (27% di share in Umbria) e del Sud (oltre 40% in Molise). Agli spettatori lineari, vanno poi aggiunti oltre 60mila individui che hanno guardato i primi due episodi on-demand. Nonostante i buoni risultati, resta la sensazione che la serie — pensata per un pubblico giovane — abbia incontrato solo parzialmente la sua audience. (a. g.)
In collaborazione con Massimo Scaglioni, elaborazione Geca e iPort Nielsen su dati Auditel
19 aprile 2025
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