
Dalla quiete di un piccolo borgo lucano alle luci scintillanti del Santiago Bernabéu: è la storia di Franco Mastantuono, il nuovo astro nascente del calcio mondiale che porta con sé un pezzo di Basilicata. Dopo il recente trasferimento al Real Madrid – operazione da 63 milioni di euro –, a Ripacandida (Potenza), il paese dei suoi antenati, l’emozione è incontenibile. Tanto che l’amministrazione comunale ha lanciato un invito al fuoriclasse: «Torna a casa!».
Il bisnonno lucano della stella del Real Madrid
Si preannuncia un futuro luminoso per questo enfant prodige, le cui radici affondano nella terra lucana. La famiglia paterna di Mastantuono è infatti originaria del piccolo centro incastonato tra le pendici del Monte Vulture, noto anche per la produzione dell’Aglianico. Fu proprio da questo borgo, che conta poco più di 1.400 abitanti, che il bisnonno di Franco emigrò in Argentina in cerca di fortuna. Un distacco che non ha mai spezzato il legame con Ripacandida, considerata «la casa da cui tutto è iniziato». Il destino di Franco intreccia storie e comunità lontane, oggi unite nel celebrare il pibe del Vulture. «Siamo orgogliosi di Franco – ha affermato il sindaco Michele Donato Chiarito – Vederlo brillare oggi sui campi internazionali ci riempie di gioia».
Nato ad Azul, Mastantuono è entrato nel settore giovanile del River Plate a soli 12 anni. A sedici ha esordito in prima squadra e, il 7 febbraio 2024, ha segnato il suo primo gol da professionista, diventando il più giovane marcatore della storia dei Millonarios. Così, in attesa del debutto con i Galácticos, previsto per il 15 agosto, Ripacandida sogna il ritorno. «Sarebbe per noi un onore accoglierlo dove tutto è cominciato, per stringergli la mano e dirgli tutti insieme: bentornato a casa!», ha concluso il sindaco.
28 giugno 2025 ( modifica il 28 giugno 2025 | 13:07)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
28 giugno 2025 ( modifica il 28 giugno 2025 | 13:07)
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