«La Provincia di Viterbo sta procedendo con estrema lentezza nell’esame delle richieste per la realizzazione di nuovi impianti solari. Le domande, presentate ormai da tempo, restano in gran parte bloccate senza motivazioni chiare né trasparenza nei criteri di valutazione». La denuncia viene da GIS – Gruppo Impianti Solari, nato da un iniziale gruppo di aziende localizzate nel Lazio, diventato poi un organismo associativo. «Al momento – dichiara il presidente Raffaello Giacchetti – gli impianti fermi nel viterbese tra ministero e Provincia stessa sono oltre 50 e stanno causando serissimi danni per le società che li propongono e le persone che vi lavorano. Non possono esserci impianti fermi come è prassi in Provincia di Viterbo. Se è vero che ogni impianto contribuisce alla nostra sicurezza energetica, è innegabile debba essere riconosciuta anche una valenza utile per l’ambiente e gli obiettivi del Paese».
Il limbo amministrativo
«La normativa – prosegue l’associazione – prevede che le amministrazioni competenti si pronuncino entro termini definiti, autorizzando i progetti conformi ai requisiti o motivando eventuali dinieghi. Ma numerose pratiche rimangono sospese in un limbo amministrativo, con un impatto diretto su aziende, lavoratori e cittadini. Diverse pronunce giurisprudenziali hanno già confermato l’obbligo per le Province di concludere i procedimenti, proprio per evitare danni economici e ambientali derivanti dall’inerzia amministrativa. Chiediamo che le istituzioni competenti agiscano con tempestività, ripristinando certezza, equità e trasparenza nelle procedure autorizzative».
15 ottobre 2025
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