
Quello del 2024 è un bilancio «da record» per Fondazione Caritro. Erogazioni sul territorio pari a 11 milioni di euro e un avanzo di oltre 18 milioni rappresentano i valori più alti mai registrati prima nella storia dell’ente privato. A questi si aggiunge un patrimonio ingente che, nel corso dello scorso anno, è arrivato a 489 milioni ai valori contabili e 630 milioni ai valori correnti. La presentazione del bilancio di missione e di esercizio 2024 coincide con l’ultimo atto del mandato triennale dell’attuale Consiglio di gestione, nonché con l’ultima conferenza del presidente uscente, Carlo Schönsberg, che lascia l’incarico dopo due mandati.
La nuova guida
A partire dal primo maggio a guidare Fondazione Caritro, almeno per i prossimi tre anni, sarà Patrizia Galvagni. «Mi appresto a lasciare questo incarico — spiega Schönsberg — consegnando nelle mani di chi verrà dopo di me una Fondazione cresciuta per patrimonio ed erogazioni, che ha saputo sviluppare progetti che l’hanno portata ad essere più vicina alle persone e alle comunità trentine». L’obiettivo primario della Fondazione, ricorda il presidente uscente, è quello di una «gestione oculata del patrimonio, per massimizzare il rendimento e, se possibile, aumentare le erogazioni sul territorio». E così è stato fatto. A segnare il 2024 è proprio il record di erogazioni, che raggiunge il tetto di 11 milioni di euro. Un risultato mai raggiunto prima d’ora, considerando che la media di contributi erogati sul territorio nel triennio 2022-2024 è di 9 milioni e 989 mila euro, mentre la media tra il 1993 e il 2021 è di poco superiore ai 5 milioni. In più, il bilancio 2024 mostra il rapporto tra le erogazioni della Fondazione e la popolazione residente, il quale ammonta a 20,18 euro pro capite, in aumento rispetto ai 17, 87 euro dell’anno precedente. Entrando nello specifico, gli 11 milioni sono stati distribuiti sul territorio in questa misura: il 29% per la ricerca, il 26% per l’istruzione, il 24% per la cultura e il 21% per il sociale.
Il traguardo e il futuro
«Storicamente — riprende Schönsberg — quello della ricerca è sempre stato il settore su cui Fondazione ha puntato di più, ma nell’ultimo anno siamo riusciti a bilanciare più interventi anche negli altri tre settori». Un altro record registrato è quello relativo all’avanzo, che ha raggiunto 18,2 milioni, ossia il valore migliore degli ultimi 15 anni. Poi, i due principali fondi dell’Ente — quello per la stabilizzazione delle erogazioni e quello destinato alle erogazioni nei settori rilevanti — hanno raggiunto rispettivamente valori di 21,7 milioni e 18,6 milioni. Rispetto a qualche anno fa, Fondazione Caritro ha inoltre allargato lo sguardo al di fuori dei confini locali e nazionali. Nel 2015, la parte estera corrispondeva solo al 21% del patrimonio finanziario, mentre nel 2024 rappresenta il 53% del totale: il restante è diviso tra Trentino-Alto Adige (12%) e Italia (35%). Per il prossimo futuro traccia la strada da seguire: «Non sarà sempre possibile replicare gli 11 milioni di erogazioni — afferma Schönsberg —. Importante sarà riuscire a raggiungere un livello minimo di erogazioni ordinarie, supponiamo circa 8 milioni, e il resto destinarli a progetti di forte impatto sul territorio».
29 aprile 2025
© RIPRODUZIONE RISERVATA
29 aprile 2025
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