Home / Sport / Fiorentina, rotta inglese: c’è il Manchester United

Fiorentina, rotta inglese: c’è il Manchester United

//?#

Tredici giorni di lavoro in Inghilterra divisi in due segmenti: la prima metà finalizzata al potenziamento della condizione atletica, la seconda con tre amichevoli probanti per avvicinarsi alla nuova stagione. Tra il St. George’s Park di Burton upon Trent e il centro sportivo del Leicester Pioli ha potuto proseguire il lavoro di sagomatura della nuova Fiorentina, in attesa degli ultimi 90 minuti oltremanica nel test più affascinante dell’estate. 

Le scelte tattiche

Difesa a 3 e tridente pesante, in attesa delle risposte definitive in mezzo al campo. E poi pressing e baricentro alto, duelli uomo su uomo, il tentativo di recuperare il pallone nel minor tempo possibile, la verticalità. Sono queste alcune delle indicazioni intraviste (o corroborate) dalle due settimane inglesi dei viola. 

Se con il Leicester i duri carichi di lavoro a cui il gruppo era stato sottoposto e l’undici sperimentale schierato da Pioli hanno condizionato l’andamento della gara, con il Nottingham Forest si è vista una formazione sostanzialmente ideale e con essa risposte più rilevanti. Nelle due sfide di cui sopra il tridente composto da Gudmundsson, Dzeko e Kean ha occupato il rettangolo verde per un totale di 110 minuti: non è arrivato il gol, ma la ricerca del feeling giusto prosegue. Con loro in campo Pioli si è sempre affidato a Fagioli e Ndour, il tandem che a oggi ha garantito la sintesi migliore tra equilibrio e proposta.

I singoli

Le indicazioni sono ancora embrionali ma significative. Dodò, anche in virtù delle caratteristiche fisico-atletiche, è apparso tra i più in forma e anche i passi in avanti di Ndour (e Richardson) meritano una sottolineatura, così come la prestazione di Pongracic contro Wood e compagni. Balbettanti le prove di Parisi e Beltran: il primo è stato messo in costante affanno da Fatawu con il Leicester, il secondo (in attesa del mercato) ha confermato tutti i dubbi tattici accumulati negli anni. Non giudicabile Mandragora, al centro di un vero rebus con il proprio rinnovo e mai però a disposizione nelle prime due uscite.

Il gran finale

Oggi, 9 agosto, alle 13.45, nello splendido scenario di Old Trafford, la Fiorentina affronterà il Manchester United di Amorim per quella che sarà la terza e ultima amichevole in Inghilterra a soli 12 giorni dall’andata degli spareggi di Conference. Sono stati venduti più di 60 mila biglietti per la gara odierna e per l’occasione Manchester riaccoglierà per la prima volta dall’addio del 2023 David De Gea — 545 presenze con la maglia dello United di cui 271 proprio a Old Trafford —, e prima dell’inizio della partita verrà reso omaggio allo stesso portiere spagnolo. 

Pioli dovrebbe insistere sulla falsariga di quanto visto con il Forest: da valutare l’inserimento di Marì e Fazzini per Pongracic e Dzeko, a gara in corso potrebbero esserci i primi minuti in gigliato per l’ultimo arrivato Sohm.

Una volta rientrata in Italia la Fiorentina il 14 agosto sarà impegnata al Viola Park con la Japan University, l’ultimo test prima che il sipario possa finalmente aprirsi sulla nuova stagione con la prima gara dei playoff di Conference il cui ritorno si giocherà al Mapei Stadium di Reggio Emilia. 


Vai a tutte le notizie di Firenze

<!–

Corriere della Sera è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.–>

Iscriviti alla newsletter del Corriere Fiorentino

9 agosto 2025

9 agosto 2025

Fonte Originale