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Fincantieri, commessa per due navi da 700 milioni dalla Marina Militare italiana. Il titolo vola in Borsa

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Fincantieri ottiene una commessa da 700 milioni di euro dalla Marina Militare italiana e il titolo vola in Borsa (+8,9%: la chiusura a Piazza Affari). Il contratto riguarda la costruzione di due Pattugliatori Polivalenti d’Altura che andranno a sostituire quelli in via di consegna nei prossimi giorni alla Marina indonesiana. Le imbarcazioni avranno 143 metri di lunghezza fuori tutto, saranno in grado di raggiungere una velocità di oltre 31 nodi e ospiteranno un equipaggio di 171 persone. A seconda della configurazione, le Ppa potranno svolgere operazioni di pattugliamento, soccorso in mare, protezione civile e combattimento in prima linea.

I cantieri di costruzione

Fincantieri costruirà i due pattugliatori presso i cantieri navali di Riva Trigoso e Muggiano, in Liguria, con consegne previste rispettivamente nel 2029 e 2030. Dei lavori si occuperà un raggruppamento temporaneo di imprese che include Leonardo, beneficiario anch’esso dell’ordine proveniente dalla difesa italiana. L’ordine evidenzia «la capacità di Fincantieri di rispondere con prontezza ed efficacia alle esigenze operative della Marina Militare», ha detto l’amministratore delegato del gruppo, Pierroberto Folgiero. «Le nuove unità rafforzano la filiera nazionale, garantendo continuità produttiva e stabilità occupazionale — ha aggiunto il manager — e contribuiscono a consolidare il ruolo dell’Italia come attore centrale nello scenario geopolitico della difesa».

Il boom in Borsa

L’ordine ha spinto Fincantieri a un rialzo dell’8,9% in Borsa, sospinto anche dalla promozione di Mediobanca che ha portato il prezzo obiettivo di Fincantieri a 19 euro. Attualmente, dopo un aumento del 126% da inizio 2025, il prezzo delle azioni ha superato i 15 euro ma, secondo gli analisti di Mediobanca Research, il gruppo potrà beneficiare dell’aumento delle spese Nato al 5% del pil (3,5 miliardi di ricavi addizionali all’anno) e potrà crescere con le esportazioni, specialmente in Medioriente e Cina (4 miliardi). 

26 giugno 2025

26 giugno 2025

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