
Il giorno doveva arrivare. Roberto Fico nella patria del governatore. La battuta che da mesi passa di bocca in bocca è la seguente: «Meno male che ha la scorta». Torrione, quartiere popolare di Salerno. Avs ha dato appuntamento ai suoi militanti. Alle 20 sul palco c’è Fico, con Elisabetta Piccolotti e Fiorella Zabatta intervistati da Luisella Costamagna. E la prima cosa che il candidato dei progressisti dice, anzi ribadisce per l’ennesima volta è: «L’etica pubblica per me è imprescindibile».
Liste pulite, casellario giudiziale, carichi pendenti, comitati. Fico si blinda, creando il panico tra i deluchiani. Prova ne sia il nervosismo del governatore che continua a picconarlo. Tant’è che per una volta l’ex presidente della Camera fa uno strappo alla regola e risponde all’ultima battuta deluchiana («io non ho candidato»): «Se voi siete qua il candidato c’è ed è il candidato del centrosinistra e del MoVimento 5 Stelle».
E giusto per rimettere un dito in un occhio rilancia sul Reddito di cittadinanza: «A livello regionale troveremo lo strumento migliore per arrivare alle persone in difficoltà. Il Reddito di cittadinanza è stato importante perché la persona senza voce l’ha avuta. Questa è stata la grandezza del Reddito. Noi dobbiamo avvicinare la Regione ai cittadini. È il nostro primo dovere, accorciare le distanze».
Ma i temi «picconati» sono anche altri. Il termovalorizzatore di Acerra per esempio: «Lo continuerò a dire sempre: l’Unione europea ci dà delle priorità sulla questione rifiuti. C’è un contratto di dieci anni per portare 750mila tonnellate di rifiuti l’anno. La raccolta differenziata è al 50 per cento, l’umido al 43. La Regione non ha autorizzato altri impianti e neanche la quarta linea. Vuol dire che non ne abbiamo bisogno. Ma se aumentiamo l’umido e costruisci impianti di compostaggio e aumenti la filiera del riciclo magari tra un po’, con questi numeri, puoi decidere che non vanno 750mila ma 400 mila e chiudi un’altra linea. Questo dico da sempre».
Il programma. Quello su cui De Luca batte di più («non c’è, non esiste, siamo al circo equestre»), anche in questo caso: «Le elezioni si vincono facendo quello che stiamo facendo, con un programma serio, con la tranquillità di parlare di temi, di ascoltare tutte le persone, dicendo che tutta la Campania è importante, che ogni metro conta della Campania e che è quello che stiamo facendo e lavorando». E prosegue: «Quando parliamo di rafforzamento dei servizi pubblici, quando parliamo di salute pubblica e quindi di sanità pubblica, la medicina territoriale, cercando di non rendere gli ospedali come primo presidio per i cittadini, ma rafforzare la medicina territoriale e quindi di conseguenza dare un cuscinetto tra l’ospedale e le persone. Ma ci sono tante domande che dobbiamo affrontare, i beni comuni, l’acqua pubblica. Stiamo lavorando con tutti i cittadini e le cittadine campane, le tante associazioni, comitati, partiti politici. Una parola d’ordine? Senza dubbio partecipazione».
Gaza, il riconoscimento dello Stato della Palestina, il Ponte sullo Stretto, il lavoro, la criminalità, nel 2024 la Campania è la regione con più omicidi: «Non dobbiamo lasciare spazi vuoti, ogni metro che tu Stato occupi conta. La sicurezza vera è lo sviluppo del territorio».
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27 settembre 2025 ( modifica il 27 settembre 2025 | 07:42)
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