Starlink sì, Starlink no: il dibattito ha infuriato per mesi in Italia in scia alle indiscrezioni (smentite) di un prossimo accordo fra il governo e l’azienda di Elon Musk sulla connettività satellitare per comunicazioni militari e diplomatiche. Se mai è esistita, comunque, quell’intesa pare finita in un cassetto, almeno per il momento. I servizi di connettività di Starlink potrebbero però presto sbarcare in forza in Italia per gli usi civili, passando per la porta principale della società della rete Fibercop.
L’obiettivo dell’intesa
Fibercop è l’ex rete Tim, comprata circa due anni fa per 18,8 miliardi dal fondo americano Kkr con l’aiuto del ministero delle Finanze e del fondo F2i. La società ha appena annunciato una «collaborazione strategica» con l’azienda statunitense GlobalSat/Mtn. L’accordo mira a integrare la rete terrestre di Fibercop – in fibra e in rame – con quella satellitare di GlobalSat per portare la connettività nelle aree remote del Paese, laddove non è possibile ed economicamente sostenibile posare i canonici cavi di rete. «L’integrazione tra accesso in fibra e backhaul satellitare rappresenta un’evoluzione strategica della nostra infrastruttura – ha sottolineato Alma Fazzolari, Director of Strategic Governance di FiberCop – che ci consente di estendere la copertura a banda ultralarga anche nelle aree più complesse dal punto di vista logistico e territoriale».
Cosa fa GlobalSat
GlobalSat/Mtn non dispone in realtà di una sua rete satellitare proprietaria ma ha creato un sistema per reindirizzare e gestire la connettività offerta dalle costellazioni di satelliti in orbita bassa (cosiddetti Leo) attraverso un sistema chiamato StarEdge Horizon. GlobalSat ha accordi con più operatori fra cui OneWeb, rete di oltre 600 satelliti controllata dal gruppo francese Eutelsat. Attualmente, spiegano però fonti di settore, GlobalSat è il principale rivenditore nel mondo di Starlink, l’azienda fondata da Elon Musk come costola di SpaceX e capace di disseminare in pochi anni più di 8000 satelliti per la connettività in orbita bassa.
Cosa cambia per i clienti
L’alleanza fra Fibercop e GlobalSat punta a costruire così una rete ibrida, fisica e satellitare. I primi test di integrazione hanno avuto successo e ora le due aziende mirano a estendere la collaborazione. Il servizio così realizzato sarà poi messo a disposizione degli operatori telefonici che si appoggiano alla ex rete Tim. I loro clienti che hanno abbonamenti in fibra FTTC o FTTH potrebbero potrebbero così usufruire anche del collegamento satellitare offerto da GlobalSat e, indirettamente, da Starlink e gli altri proprietari di costellazioni in orbita bassa. «Grazie alla potenza delle nostre reti satellitari LEO e all’eccellenza dell’infrastruttura in fibra di FiberCop – ha concluso Emmanuel Cotrel, ceo di GlobalSat – le comunità del Paese non saranno più ostacolate dai costi o dalle difficoltà fisiche legate alla posa della fibra in territori remoti»
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4 novembre 2025
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