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Ferrovie, l’Europa a 200 chilometri all’ora: da Roma a Berlino in 10 ore anziché 15, la mappa dell’Alta velocità

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Lo ha sperimentato l’ex premier Enrico Letta e lo ha raccontato un anno fa presentando il suo Rapporto sul Mercato unico: «L’Alta velocità collega i capoluoghi di regione ma non le capitali». E lui che per redigere il suo studio aveva visitato le ventisette capitali aveva dovuto prendere all’occorrenza l’aereo. Letta aveva evidenziato che le lacune infrastrutturali rimangono un ostacolo importante a un Mercato unico realmente integrato. Ora la Commissione ha messo a punto un piano d’azione per l’Alta velocità ferroviaria da 345 miliardi di euro, che ridurrà i tempi di percorrenza all’interno dell’Unione europea entro il 2040 (nelle intenzioni) e renderà il treno più competitivo nei confronti dell’aereo: si potrà viaggiare da Berlino a Copenaghen in quattro ore invece delle attuali sette, da Sofia ad Atene in sei ore invece delle attuali 13 ore e 40 minuti, da Madrid a Lisbona in circa tre ore invece di 9.

Le tratte da Roma

Riduzione dei tempi anche per chi parte da Roma: per raggiungere Berlino serviranno 10 ore e 15 minuti contro le 14 ore e mezza attuali (e per Monaco di Baviera ne basteranno 6 a fronte delle 9 e 30 attuali), e per Parigi ci vorranno 8 ore e 45 invece di quasi 11 ore (per queste tratte l’aereo resta però vincente). E Inoltre è prevista la creazione di nuovi collegamenti transfrontalieri: la tratta Parigi-Lisbona via Madrid e quella Varsavia-Vilnius-Riga-Tallin. Il piano prevede di collegare i principali nodi a velocità pari o superiori a 200 chilometri all’ora.

La concentrazione in Spagna, Francia, Italia e Germania

La Commissione ha anche messo a punto un piano per stimolare gli investimenti in combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio per i settori dell’aviazione e del trasporto marittimo . «L’aviazione e il trasporto marittimo sono molto più difficili da elettrificare, il che rende ancora più cruciale la rapida diffusione dei carburanti sostenibili», ha sottolineato il vicepresidente esecutivo Raffaele Fitto presentando i nuovi piani con il commissario ai Trasporti Apostolos Tzitzikostas, che ha sottolineato come «i 12.000 chilometri di linee ferroviarie ad Alta velocità in Europa sono ancora oggi concentrati in pochi Stati membri: Spagna, Francia, Italia e Germania, mentre l’Europa centrale e orientale resta purtroppo ancora scarsamente collegata. E questo deve cambiare». Fitto ha ricordato che nelle ferrovie «l’Europa è già leader in termini di sostenibilità» e ha evidenziato che il nuovo piano «è fondamentale per la competitività, ma ha anche un’importante dimensione di coesione: avvicinerà i cittadini, semplificando le attività commerciali in tutta l’Ue».

Un piano da 345 miliardi

Bruxelles stima che entro il 2035 saranno necessari circa 20 milioni di tonnellate di carburanti sostenibili (biocarburanti ed e-fuels). Per raggiungere questo obiettivo saranno necessari investimenti stimati in 100 miliardi di euro. Il completamento della rete ad Alta velocità pianificata entro il 2040 costerà invece circa 345 miliardi di euro, «mentre una rete più ambiziosa, che opera a velocità molto elevate (ben oltre i 250 km/h) – spiega la Commissione – potrebbe costare fino a 546 miliardi di euro entro il 2050».  

Prenotazioni più facili

Bruxelles intende intervenire anche sul fronte dell’acquisto dei viaggi: a inizio 2026 la Commissione proporrà una legge per migliorare i sistemi di prenotazione e biglietteria ferroviaria transfrontaliera e rendere così più facile per i passeggeri pianificare e prenotare viaggi che prevedono l’uso di più treni in Paesi diversi.

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