Donald Trump ha l’occasione di rafforzare la sua influenza sulla Federal Reserve. Adriana Kugler, nominata nel 2023 da Joe Biden nel Board della banca centrale statunitense, ha annunciato a sorpresa le sue dimissioni a partire dall’8 agosto. La sua decisione apre una casella strategica, che il presidente potrà riempire con una figura di sua fiducia, quindi incline a un allentamento immediato della politica monetaria. E che, potenzialmente, potrebbe diventare il successore di Jerome Powell alla guida della Fed, alla scandenza del suo mandato.
Kugler, prima governatrice latina della storia della banca centrale, tornerà all’insegnamento alla Georgetown University in autunno. In una lettera di dimissioni citata nel comunicato ufficiale della Federal Reserve — pubblicato il 1° agosto — ha definito «un onore» il periodo trascorso alla Fed «in un momento critico» per il raggiungimento del doppio mandato dell’istituto: contenere l’inflazione e sostenere l’occupazione. Durante il suo incarico, ha sempre votato in linea con la maggioranza, senza mai distaccarsi dalle decisioni collegiali sul fronte dei tassi.
Ma il rilievo politico della sua uscita va oltre il singolo voto. Il Board della Fed conta sette membri, nominati dal presidente e confermati dal Senato, e chi entra adesso potrebbe rimanere in carica per oltre un decennio. La nomina del successore di Kugler potrebbe quindi essere cruciale per determinare la futura leadership della banca centrale.
Il mandato da presidente di Powell — nominato da Trump nel 2018, poi riconfermato da Biden nel 2021 — scade nel maggio 2026. Ed è noto il conflitto che ha contrapposto i due: Trump ha spesso criticato duramente Powell per continuare a mantenere i tassi troppo alti. Lo ha accusato ripetutamente di ostacolare la crescita economica, definendolo pubblicamente un «idiota». Ma dopo aver minacciato ripetutamente di licenziarlo, pare oramai convinto che sia meglio aspettare la scadenza del mandato, il prossimo maggio, per non destabilizzare i mercati.
Ora, con una casella libera e Powell in uscita fra meno di un anno, Trump potrebbe seguire un piano a due fasi: nominare un alleato come membro del Board e poi proporlo come successore alla guida della Fed. Un’opportunità che potrebbe segnare una svolta nella politica monetaria statunitense, proprio mentre si avvicina la fine del ciclo di rialzi dei tassi e la Fed ha indicato che potrebbe invertire la rotta, con il primo taglio dei tassi di interesse quest’anno nella riunione in programma a settembre. Anche perché due governatori (Christopher Waller e Michelle Bowman) avrebbero già voluto tagliare il costo del denaro di 25 punti base a luglio.
2 agosto 2025 ( modifica il 2 agosto 2025 | 12:14)
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