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Evelina Christillin: «Solo Spalletti può rimettere ordine alla Juve». L’ex Fifa si sbilancia sul nuovo corso bianconero in vista del derby

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«Se c’è una persona che può farcela a rimettere ordine è proprio Luciano Spalletti». Evelina Christillin, presidente del Museo Egizio di Torino, si definisce una «pensionata del calcio» dopo aver concluso gli incarichi in Fifa, Uefa e Figc ma non perde certo di vista la Juventus, la passione di una vita. E da grande tifosa qual è approva il nuovo corso affidato all’ex Commissario tecnico della Nazionale.

Si respira un’aria nuova, non crede?
«Ci sono ancora alti e bassi, lo abbiamo visto anche con lo Sporting Lisbona, ma Spalletti è una garanzia per età anagrafica e professionale, esperienza e risultati. Penso possa fare davvero bene».

Ha fatto bene a parlare di scudetto?
«Sì, ha detto esattamente ciò che noi tifosi speravamo di sentirci dire. Ha fatto bene a parlare di rientrare in corsa per il titolo, senza esagerare nelle aspettative. In questo periodo è così, non è più la Juve arrivata in finale di Champions a Berlino e Cardiff».

Tre allenatori in un anno e mezzo: che cosa non ha funzionato?
«Scinderei la proprietà dalla società. In questi anni, Exor ha assicurato un miliardo di euro, non le si può dire nulla. Dopo la fine dell’era Agnelli, sono stati chiamati due tecnici come Gianluca Ferrero alla presidenza e Maurizio Scanavino come amministratore delegato per aggiustare i conti. Non si poteva chiedere loro di essere anche dei tecnici di calcio giocato. Così è mancata una figura come era Beppe Marotta: i problemi della Juve sono iniziati dal primo giorno in cui lui non c’era più lui. Ora credo serva stabilità e una dirigenza che abbia un progetto chiaro e che lo segua».

C’è il derby: sensazioni?
«In passato era una partita di cartello; ora, a parte a noi torinesi, importa poco. I derby di Milano e Roma sono più sentiti a livello nazionale».

Quali sfide ricorda in particolare?
«Ho vissuto quelle storiche come il 5-0 per noi del 1995 ma ricordo anche quelle negative per noi come la rimonta subita da 2-0 a 2-3 nel 1983».

Che Toro si aspetta?
«Ultimamente ha fatto davvero delle buone partite, come le vittorie su Roma e Napoli, e anche nella rimonta con il Pisa ha dimostrato carattere. E poi contro di noi tira fuori cuore, sangue, tutto, quindi bisogna essere molto prudenti. Non c’è più questa differenza abissale tra le due squadre come in passato».

Chi può essere l’uomo derby?
«Vlahovic e Yildiz, i nostri migliori, ma magari sarà Gatti. Ecco, una zuccata del nostro Gattone sarebbe perfetta!».


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6 novembre 2025

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