
È un’Italia a trazione Nadia Battocletti quella uscita vincitrice per la seconda volta consecutiva dal Campionato Europei a squadre per nazioni (la ex Coppa Europa), nel fine settimana nella rovente Madrid in Spagna. Dopo il successo di due anni fa in Polonia a Chorzow, la formazione azzurra con la capitana Nadia Battocletti si è ripetuta. Quando la mezzofondista di Cavareno si schiera al via di un 5.000 metri, almeno in Europa, la superiorità è evidente e incontestabile. Il suo dominio sulla scena continentale è di proporzioni tali da rendere quasi ogni prova un «film già visto», sebbene con affascinanti variazioni nella trama.
Lo stacco vincente a 600 metri dal traguardo
Questa invincibilità le ha valso il titolo di «Reina» (Regina) da parte dello speaker di campo dello stadio madrileno «Vallehermoso», un appellativo che ben si addice a un’atleta capace, tra il 2024 e il 2025, di vincere praticamente ogni competizione di campionato europeo, coronando il tutto con un prestigioso argento olimpico a Parigi. In questi 5.000 metri l’azzurra ha gestito la corsa con calma e scegliendo lo stacco vincente a 600 metri dal traguardo, compiendo l’ultimo giro in 57”60 e chiudendo alla fine con un ottimo riscontro finale di 15’56”01. La capitana azzurra a fine gara aveva espresso piena soddisfazione per quanto fatto vedere in pista.
«L’obiettivo principale – ha spiegato la trentina – era raccogliere il maggior numero di punti possibili per vincere la classifica finale». Ha poi rivelato di non aver assistito esattamente al tipo di gara che si aspettava, pensando che le avversarie l’avrebbero «attaccata di più» e non le avrebbero lasciato «completamente carta bianca». Nonostante ciò, il divertimento non è mancato, soprattutto nell’ultimo quarto di chilometro, che ha definito «davvero pimpante». Con uno sguardo fiducioso al futuro, Battocletti ora guarda all’obiettivo di questa stagione, ai Mondiali di Tokyo in programma dal 13 al 21 settembre dove punta ad una medaglia.
Yeman Crippa
Un altro pilastro fondamentale per il successo della squadra azzurra è stato l’altro trentino, Yeman Crippa. Sebbene la sua carriera sia ormai proiettata sulla maratona, Crippa ha risposto prontamente alla convocazione del direttore tecnico Antonio La Torre. L’Italia necessitava della sua esperienza sui 5.000 metri per assicurarsi punti preziosi nella corsa di questi Europei a squadre. Il primatista nazionale della specialità ha risposto presente, onorando l’impegno con la massima professionalità, dimostrando un attaccamento alla maglia azzurra che va oltre la sua attuale specializzazione, pur non possedendo più lo spunto di una volta per questa disciplina. Il suo quinto posto, con un tempo di 13:48.03, ha fruttato dodici punti cruciali, contribuendo in modo decisivo a dare la «spallata» finale che ha permesso all’Italia di alzare al cielo la ex Coppa Europa. La sinergia tra l’eccellenza individuale di atleti come Nadia Battocletti e il sacrificio di veterani come Yeman Crippa è dunque la vera forza dell’atletica azzurra.
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1 luglio 2025
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