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Elon Musk furioso minaccia di fondare un partito. Trump controbatte: «Senza sussidi te ne torni in Sudafrica»

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Il patto fra Trump e Musk che colava miele fino a febbraio («amo Donald quanto un uomo etero può amare un altro uomo», parola di Elon) era andato in frantumi da tempo con scambi di accuse feroci. Poi settimane di tregua dopo che l’imprenditore si era scusato riconoscendo di aver esagerato. Ora il nuovo incendio appiccato da Musk (mentalmente instabile? O si era illuso che il presidente gli sarebbe venuto incontro cambiando rotta senza troppo clamore?) ha già i bagliori di una lotta all’ultimo sangue: Elon pronto a sfidare il leader fondando il suo nuovo America Party se diventeranno legge le norme di bilancio approvate ieri dal Senato che lui considera disastrose. Fino al punto di fare campagna contro i parlamentari repubblicani favorevoli a quello che ha definito un «disgustoso abominio» per impedire la loro rielezione, «dovesse essere l’ultima cosa che faccio sulla Terra». 

Trump, si sa, non è tipo che si metta a cercare mediazioni o a smussare gli angoli. E non ha remore se deve trasformare vecchi amici in avversari da polverizzare, se si ribellano o non gli servono più. I dubbi sull’opportunità di uno scontro col maggior finanziatore e più entusiasta attivista della sua campagna elettorale li aveva già accantonati da tempo.

Digerita anche l’accusa di essere un ingrato perché «senza di me ora non saresti alla Casa Bianca». Ora va oltre: non solo torna sulla minaccia di togliere i contratti federali a SpaceX (significherebbe bloccare tutti i programmi della Nasa fortemente dipendenti dalle aziende di Elon). Con la solita oratoria rimbombante e insinuante semina dubbi sulla legittimità della cittadinanza Usa del miliardario che vive, ha studiato e fondato imprese in America da quando aveva 21 anni (ora ne ha 54).

Ai giornalisti che gli chiedono se intende deportarlo come fa coi clandestini venezuelani, risponde «non so, dobbiamo guardare dentro alla questione», ma intanto scrive nottetempo sui suoi social che «Elon ha ottenuto più sussidi di qualunque altro essere umano nella storia: senza di quelli dovrebbe chiudere bottega e tornarsene a casa sua in Sudafrica». Poi, guidato dalla voglia di dare spettacolo e dal gusto del paradosso, la diabolica idea di usare il Doge, la creatura tagliaspese ideata da Musk, contro di lui: «Forse il Doge dovrebbe occuparsi di Musk: niente più missili, satelliti, auto elettriche. E noi risparmieremmo una fortuna». 

Davanti alle minacce del presidente, Musk è disarmato, ma non ci sta a farsi bullizzare: sfida Trump a fare quello che minaccia (di sussidi ne ha ricevuti, ma non molti, i 22 miliardi pubblici di SpaceX vengono da contratti vinti battendo la concorrenza) e poi torna ad accusare la manovra economica del governo repubblicano che, oltre a far crescere il debito in modo insostenibile, danneggia le industrie del futuro (tasse per energia solare ed eolica) mentre continua a sovvenzionare quelle, inquinanti, del passato (petrolio e carbone).

Poi va oltre: ennesimo referendum tra i suoi 222 milioni di follower su X. Chiede se sia accettabile la misura inserita in una riga della legge finanziaria con la quale viene indebolito il ruolo dei tribunali che contestano la legalità delle misure di un governo che spesso ignora le loro disposizioni. Questa misura, pensata soprattutto per perseguire gli immigrati clandestini, non è da respingere perché lascia spazio ad abusi del presidente? Otto anni fa Peter Thiel, convinto di poter incidere sulle scelte di Trump, venne messo alla porta. Lasciò la Casa Bianca senza fare chiasso: deluso, confessò di capire poco del gioco politico.

Musk non intende uscire di scena in silenzio, ma anche lui fatica a capire come Trump crea consenso: la legge sul bilancio farà esplodere il debito, ma a quel punto Trump non sarà più presidente, mentre oggi misure come la detassazione degli straordinari e delle mance in ristoranti e alberghi sono piuttosto popolari. Né si vede come il partito di Musk potrebbe diventare una grande forza popolare.

1 luglio 2025 ( modifica il 1 luglio 2025 | 23:34)

1 luglio 2025 ( modifica il 1 luglio 2025 | 23:34)

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