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Elezioni Toscana, il sondaggio Ipsos: Giani corre, i riformisti seconda forza, nel centrodestra male la lista civica di Tomasi

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A 16 giorni dal voto per la scelta del nuovo presidente della Toscana e del rinnovo del consiglio regionale, il sondaggio di Ipsos per il Corriere della Sera fotografa le intenzioni dei toscani e le loro priorità. E se il larghissimo vantaggio di Eugenio Giani (centrosinistra) su Alessandro Tomasi (centrodestra) non è certo una novità, dalla rilevazione emergono alcuni dati non scontati. 

Intanto l’affluenza: Ipsos stima un dato del 56%, ben superiore per esempio a quello dei votanti alle scorse elezioni comunali fiorentine che si fermò al 48%. Il 51% degli intervistati assicura che andrà a votare, il 21% che lo farà probabilmente, il 15% che probabilmente non voterà, il 16% che si asterrà sicuramente.

Nel merito, la maggioranza complessiva degli intervistati promuove i 5 anni di amministrazione Giani: il 56% dà infatti un giudizio positivo, 34% negativo. E se non stupisce che tra gli elettori di Giani l’82% dia un giudizio positivo, anche il 43% degli elettori del centrodestra promuove la giunta uscente, mentre tra gli elettori di Antonella Bundu (Toscana Rossa) addirittura il 68% dà un giudizio positivo dei cinque anni di governo Giani.

Com’era scontato, sulla notorietà Giani batte tutti (85% contro il 48% di Tomasi e il 32% di Bundu). Largo anche il margine nelle intenzioni di voto: il 54,8% degli intervistati afferma che voterà per Giani (nel 2020 ottenne il 48,6%) , contro il 41,3% per Tomasi (cinque anni fa Susanna Ceccardi, Lega, raggiunse il 40,5%) e il 3,9% per Bundu. 

Il sondaggio indaga anche sulle liste «civiche» collegate ai candidati presidenti: la lista Giani-Casa dei Riformisti è accreditata dell’8%, seconda forza nel campo largo, mentre le intenzioni di voto alla lista civica per Tomasi È Ora! — a lungo temuta e ostacolata dagli altri partiti della coalizione — si fermano a un deludente 1,5%.

Nelle intenzioni di voto ai partiti il Pd è al 31% (in calo sul 2020, 34,7%) , Avs al 7,9%, M5S al 7,7% (7% cinque anni fa). Nel centrodestra si segnala la crescita di FdI dal 13,5% del 2020 al 25% di oggi e di Forza Italia dal 4,3% al 6,9%, mentre crolla la Lega che passa dal 21,8% al 6,1%. Noi Moderati è accreditata del 2,1%, Toscana Rossa infine segna il 3,7%. 

Alla domanda su chi vincerà le elezioni regionali il 46% del totale degli intervistati risponde Giani, il 13% Tomasi e il 2% Antonella Bundu, e all’interno degli schieramenti solo il 45% degli elettori di Tomasi gli assegna la vittoria contro l’83% degli elettori di Giani che afferma che sarà il governatore in carica a vincere. Anche tra indecisi e astensionisti prevale Giani, con il 28% in entrambi i casi.

Anche Avs ieri ha reso noto il suo sondaggio, fatto da Swg, sulle elezioni regionali toscane. Un’indagine che conferma il netto vantaggio di Giani: la sua coalizione è accreditata del 51-55% delle intenzioni di voto contro il 43-47% a Tomasi e al centrodestra e la forbice tra 1-3% per Toscana Rossa. Tra le liste Avs oscilla tra il 7,5 e il 9,5%, il Pd tra 31-35%, M5S 5-7%, Casa Riformisti tra 4,5-6,5%; FdI è data tra 25,5 e 29,5%, FI tra 7,5-9,5%, Lega 4-6%, Noi Moderati 1,5-3,5%; Toscana Rossa infine 1-3%.


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26 settembre 2025

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