
La sanità, il lavoro, i trasporti e la sicurezza. Sono i quattro temi che, in ordine decrescente, sono in testa alle preoccupazioni dei pugliesi. È uno dei numerosi elementi emersi dal sondaggio realizzato da Ipsos per il Corriere sulle prossime elezioni regionali. La rilevazione (sulle pagine nazionali i dati precisi sulle intenzioni di voto) indica la facile vittoria del centrosinistra. Con il candidato presidente Antonio Decaro che si impone (63,8% delle preferenze) sull’avversario di centrodestra Luigi Lobuono (33,1%).
Affluenza stimata al 43%, Pd la lista più votata
I rispettivi schieramenti mantengono quasi inalterate le proporzioni (totale liste centrosinistra 63,2%; totale liste centrodestra 33,8%). Significa che il voto disgiunto non sembra nelle intenzioni degli elettori , almeno per ora. Poco più del 3% va ai due candidati outsider: Ada Donno (Puglia pacifista e popolare, 2,2%) e Sabino Mangano (Alleanza civica, 0,9%).
Allarmante il dato sull’affluenza. Ipsos, sulla base delle intenzioni (forse o certamente vado a votare, forse o certamente non vado ai seggi) stima un’affluenza attorno al 43%. Se confermato, sarebbe un crollo.
Liste a sinistra: Pd stimato al 23,5%, Decaro presidente 13,2%, M5S 8,7%, Per la Puglia 6,3%, Avanti Popolari 5,9%, Avs 5,6%. Tutte agevolmente in grado di superare lo sbarramento del 4% previsto dalla legge elettorale pugliese. Liste a destra: FdI 17,3%, Forza Italia 9,6%, Lega-Udc-Nuovo Psi 4,5%, Noi Moderati 1,6%, La Puglia con noi 0,8%.
Due sole riflessioni sulle liste: a destra la Lega balla sul filo dello sbarramento nonostante l’accordo con altre forze. A sinistra, il Pd è stimato di circa 6 punti in più rispetto al voto del 2020. Ma non è detto che venga premiato in termini di seggi. Perché, a differenza di 5 anni fa, quando solo tre liste di centrosinistra superarono lo sbarramento, questa volta saranno almeno sei i partiti che si divideranno la torta dei prevedibili 29 seggi di maggioranza.
Sanità, lavoro e trasporti
E ora veniamo ai temi. La sanità è in testa alle preoccupazioni dei pugliesi. È seguita da lavoro, trasporti, sicurezza, politiche sociali, ambiente, lotta al degrado sociale e culturale, turismo, sostegno alle imprese, rifiuti, scuola e università, economia, agricoltura, lotta allo spopolamento, innovazione tecnologica dei servizi pubblici, risanamento dei bilanci di Regione e Comuni.
Ogni intervistato aveva tre risposte a disposizione.
Non mancano le sorprese. È vero che la sanità è la prima preoccupazione per il 58% del campione. Ma è più forte tra i sostenitori di Decaro (64%) che tra quelli di Lobuono (56). Nonostante sia un tema spesso utilizzato per attaccare il centrosinistra, l’argomento è meno sentito nel centrodestra di quel che si poteva immaginare.
Il lavoro è preoccupazione assai sentita (il 44% degli intervistati), con una prevalenza (56%) tra gli elettori dei candidati Donno e Mangano. Sono gli stessi che, viceversa, sembrano pochissimo preoccupati (solo il 2%) dalle questioni della sicurezza e del contrasto alla mafia. Tema che raccoglie invece le preoccupazioni del 20% del campione (21% tra gli elettori di Decaro e 25 tra quelli di Lobuono). I trasporti sono argomento rilevante in maniera omogenea (22%), con una caduta (14%) tra gli elettori di Donno e Mangano.
Elettorati omogenei a destra e sinistra
In sintesi si può dire che i due elettorati di Decaro e Lobuono sono abbastanza omogenei tra loro. E che le vere differenze (lievi ma evidenti) si notano nel confronto con i sostenitori dei due outsider, Donno e Mangano. Si veda un altro caso: le politiche sociali, al quinto posto delle classifica delle preoccupazioni (13%): gli elettori di Decaro le indicano al 14% e quelli di Lobuono al 16. I sostenitori dei due outsider invece al 9%.
Viceversa la lotta al degrado sociale e culturale (12% del totale degli intervistati), è moderatamente rilevante per i decariani (9%), lo è di più per gli elettori di Lobuono (17%) ma cresce di molto tra i sostenitori di Mangano e Donno (ben 29%).
Così la gestione dei rifiuti: raccoglie il 9% nello schieramento di Decaro, il 12 tra quelli di Lobuono e il 32% negli elettori degli outsider. Allo stesso modo la digitalizzazione dei servizi pubblici: il tema si piazza al 4% tra le file di Decaro, 5% tra quelli di Lobuono ma sale al 20% tra i partiti di Donno e Mangano. Indica un sentire politico realmente differente con quelli dei due principali schieramenti politici.
Emiliano divide gli elettori
Pugliesi spaccati in due sul giudizio che riguarda l’amministrazione uscente di Michele Emiliano: positivo per il 49%, negativo per il 45%, il 6% non sa. L’elettorato di centrosinistra è contento ma non del tutto: dice che va bene il 67% (due su tre). Il centrodestra è contento solo per un quarto (26%), giudizio simile dagli elettori degli altri due candidati (31%). Qui la curiosità è che sono proprio gli indecisi (coloro che non sanno ancora per chi votare) che sono soddisfatti, quasi a metà: il 56%. Significa che il loro eventuale voto potrebbe andare a sinistra? Forse sì, o forse no. Lo vedremo tra tre settimane.
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5 novembre 2025
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