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Elezioni e liste, caos dem a Pontedera: salta la festa dell’Unità

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Pontedera sull’orlo di una crisi di nervi. Sulla falsa riga di quanto accaduto a Pisa appena due mesi fa con il congresso dei veleni che ha portato al commissariamento del Pd locale. Dopo l’esclusione last minute dalle liste elettorali dem dell’assessora di Pontedera, Sonia Luca, espressione della seconda città più importante della federazione pisana, e l’appello a rivedere la decisione firmata da dieci sindaci del territorio, salta a causa delle tensioni anche la festa dell’Unità del circolo Bertelli

L’iniziativa, in programma al circolo Bertelli del quartiere Fuori del Ponte dal 10 al 12 settembre, è stata rimandata a causa dei malumori nel partito, in subbuglio per lo strappo compiuto dal Pd regionale. Proprio stasera, infatti, nello storico circolo della sinistra dem, sarebbe dovuto iniziare la manifestazione alla presenza proprio dell’assessora Luca, protagonista insieme al sindaco Matteo Franconi e alla senatrice Ylenia Zambito (tutti dell’area Schlein) anche del talk di domani e di quello di venerdì insieme all’ex governatore toscano, Enrico Rossi. Una serie di impegni che, proprio nelle ore di discussione della sua candidatura regionale, era molto difficile mantenere. Proprio questa sera, infatti, si riunirà l’assemblea cittadina, in attesa dell’ultima parola sul destino di Luca (la consegna delle liste è fissata per sabato) da parte del segretario regionale dem, Emiliano Fossi. Dopo l’approvazione delle liste di martedì scorso e il taglio dell’assessora pontederese all’ultima curva il malcontento cittadino era esploso, anche alla luce della conferma di due candidati a Pisa, l’ex presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e l’assessora uscente, Alessandra Nardini.

«Rappresenta una scelta inspiegabile nel metodo prima ancora che nel merito poiché calpesta i principi stessi che sottendono la tenuta della nostra comunità. Senza alcuna motivazione si è deciso di andare contro le indicazioni espresse», scrivevano in una nota congiunta il sindaco Franconi, il presidente della provincia, Massimiliano Angori e altre dieci fasce tricolori del territorio. «Forzare la mano senza tener conto della voce e delle proposte dei territori significa minare alla radice il valore dell’ascolto e del confronto. Al commissario Peluffo e al segretario Fossi chiediamo di adoperarsi con ogni strumento possibile affinché il quadro nel collegio di Pisa torni a contraddistinguersi in chiave plurale e rappresentativa». 

Un invito su cui finora il Pd regionale non si è espresso.


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10 settembre 2025

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