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di Alessandra Arachi
La scrittrice testimone della Shoah e la strage di Bondi beach: «Mai veniamo visti come singoli. L’antisemitismo? Temo che rimarrà eterno»
Non usa mai toni esclamativi, mai sopra le righe. Sempre lucida. Una tempra e una vista che alle soglie dei cento anni, ieri, le ha permesso di leggere sul cellulare le notizie che arrivavano da Bondi Beach, Sydney. Edith Bruck ha attraversato il dolore dei campi di concentramento nazisti. Ieri guardava immobile i fotogrammi dell’orrore che illuminavano lo schermo del telefono, uno dopo l’altro. Soltanto un sospiro: «Hamas è dappertutto, un nemico sparso




