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Due ore di blocco nei cieli italiani: 20.18, la sala radar non riceve più i dati di volo, ecco cosa è accaduto

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Il blocco dei cieli dell’Italia nord-occidentale — per un problema alla trasmissione dei dati al centro radar — è durato poco più di due ore. I disservizi per i passeggeri, però, si sono protratti al giorno successivo. E mentre i collegamenti aerei sono ripresi regolarmente, sullo sfondo emerge la frizione tra la società di gestione dei voli civili Enav e il principale fornitore telefonico del Paese, Tim. Una relazione tecnica — consegnata entro 48 ore sia al ministero dei Trasporti sia all’Enac — dovrà fare luce sui fatti di sabato sera. Ma cosa è successo? La ricostruzione, fornita al Corriere da cinque diverse fonti a conoscenza degli approfondimenti effettuati nel fine settimana, è ancora parziale. Nelle prossime ore si indagherà sia sull’infrastruttura interna a Enav sia sulla rete di Tim.

Ore 20.18: il guasto

Tutto inizia alle 20.18 di sabato. Al Centro di controllo d’area di Milano Linate — la sala di Enav che gestisce il traffico aereo di Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta — sorgono problemi al sistema di trasmissione dei dati. I tecnici effettuano le verifiche sui sistemi e si rendono conto che l’assenza di segnale resta. A quel punto — spiegano le fonti — viene aperto un canale con il fornitore esterno di telecomunicazioni, cioè Tim. Intanto Enav attiva il sistema di ridondanza — che funziona utilizzando la rete satellitare — per sgombrare l’area interessata e far atterrare gli aerei in avvicinamento, bloccando però le partenze come stabiliscono le norme internazionali.

Ore 20.38: stop ai voli

Dal momento che il problema persiste alle 20.38 si decide il «rateo zero», ovvero lo stop di tutti i movimenti aerei nel Nord-Ovest del Paese. Si escludono l’attacco hacker e il ruolo dell’ondata di calore su Milano.
Sulle cause, però, le fonti divergono e potrebbe servire una valutazione indipendente. Da un lato si parla di «volumi di traffico anomali sulla rete interna di Enav». Dall’altro oltre a smentire questa ricostruzione — perché il problema si sarebbe verificato in un momento senza picchi di movimenti — si parla di problematica nella rete geografica di Tim che si è palesata sui sistemi di Enav attraverso i due router della società di telecomunicazioni.

Ore 20.18, la sala radar non riceve più i dati di volo: ecco cosa è accaduto nei cieli del Nord-Ovest

L’ordine di far sbarcare tutti

Decine di aerei pieni di passeggeri, pronti a decollare dagli aeroporti di Milano Malpensa e Linate, Bergamo, Torino e Genova attendono un segnale dalle torri di controllo. Passano diversi minuti, c’è chi aspetta a bordo anche più di un’ora. Da Enac impongono lo sbarco per ridurre i disagi e fornire assistenza. Tre voli vengono cancellati a Linate, altri 24 (tra arrivi e partenze) a Malpensa, mentre 19 vengono dirottati (otto riescono a raggiungere lo scalo milanese in nottata). A Bergamo i voli annullati sono 17, a Torino otto (più quattro dirottati), a Genova uno, un altro viene inviato a Venezia.

Ore 22.20: la ripresa parziale

Due ore dopo l’inizio dei problemi Enav riprende gradualmente i movimenti nel Nord-Ovest. All’inizio al 50% della capacità di traffico, poi al 100% attorno alle 23.35. Data la circostanza eccezionale diversi aerei vengono fatti atterrare nella notte a Linate e pienamente operativi sono stati anche gli altri scali coinvolti. Qualche disagio si verifica la domenica con la cancellazione di alcune partenze perché i velivoli non erano arrivati la sera prima per il blocco dei cieli.

Le due versioni

«Il problema ha riguardato la connettività che consente l’afflusso dei dati radar alla sala operativa e che è garantita da un fornitore esterno di telecomunicazioni, ovvero Tim», scrive in una nota Enav. «Parlare di vulnerabilità del sistema di controllo è da irresponsabili», attacca il ceo della società, Pasqualino Monti, replicando alle accuse di alcuni esponenti politici dell’opposizione. La replica dell’azienda di telecomunicazioni arriva poche ore dopo. E non è certo diplomatica. «Sulla base delle informazioni in nostro possesso, Tim si considera estranea ai fatti. Confidiamo che le analisi in corso stabiliranno la catena di responsabilità anche nell’ottica che l’accaduto non possa reiterarsi».

L’indagine

Di chi è la responsabilità? Su questo saranno le verifiche dell’Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile, a fare luce già da oggi. Gli esperti guidati dal presidente Pierluigi Di Palma dovranno capire, tra le altre cose, se nell’ultimo periodo ci sono stati interventi che potrebbero aver causato criticità. Due i filoni principali. Uno, operativo, per verificare se il traffico ha corso rischi nella gestione della situazione. L’altro, tecnico, per individuare l’origine dell’avaria e attuare le azioni per scongiurare che si ripeta.

Le statistiche

Il giorno del guasto il Centro di controllo d’area del Nord-Ovest ha registrato ritardi complessivi per 6.689 minuti, secondo Eurocontrol. Il disservizio non intacca però le statistiche Enav. Su scala europea i controllori di volo italiani si piazzano tra i migliori per quanto riguarda la puntualità.

lberberi@corriere.it

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30 giugno 2025 ( modifica il 30 giugno 2025 | 07:03)

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