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Donnarumma è un caso, l’addio al Psg è più vicino dopo l’accordo con Chevalier. Perché Gigio non piace a Luis Enrique

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PARIGI Gianluigi Donnarumma, 26 anni, protagonista della conquista della prima Champions League nella storia del Paris Saint-Germain, potrebbe presto lasciare il club parigino, spinto dall’arrivo di una nuova giovane stella. Lucas Chevalier, 23 anni, finora portiere del Lille, si sta sottoponendo alle visite mediche nel campus di Poissy e la firma del contratto di cinque anni con il Psg è prevista nelle prossime ore.

Quelle staffette fra i pali

Trapp-Areola, Areola-Buffon, Navas-Donnarumma: negli ultimi anni il Psg ha abituato i tifosi a complicate staffette tra i pali, e anche all’inizio della passata stagione, quando Donnarumma ha vissuto una fase di difficoltà, il coach Luis Enrique ha provato il russo Safonov come titolare nel match di Champions League di novembre contro il Bayern Monaco. Poi Safonov non ha convinto e Donnarumma è esploso con partite eccezionali, che però non sono bastate a garantirgli il posto di titolare per i prossimi anni. Con una svolta che era nell’aria da mesi, ma che resta comunque clamorosa, Lucas Chevalier è destinato a essere il nuovo portiere titolare del Paris Saint-Germain, e stavolta niente staffette: l’intenzione del club è evitare doppioni difficili da gestire, facilitando quindi la partenza di Donnarumma – che pure avrebbe preferito restare -, magari verso un club della Premier League.

Donnarumma è un caso, l'addio al Psg è più vicino dopo l'accordo con Chevalier. Perché Gigio non piace a Luis Enrique

Eroe di coppa

Non sarà un cambio indolore, perché Donnarumma è già passato alla storia come il portiere che per primo nella storia del Paris Saint-Germain ha innalzato la coppa con le orecchie, il 31 maggio scorso all’Allianz Arena di Monaco, dopo la finale stravinta (5-0) contro l’Inter. Poi, Donnarumma è stato il simbolo della trasformazione della squadra, il suo enorme miglioramento nel corso della stagione è stato quello di tutto il Psg: la classe innata accompagnata a fasi di incertezza e distrazione hanno lasciato il posto a una efficacia straordinaria su tutti i 90 minuti, e oltre. A detta di tutti gli osservatori, e in particolare dei tifosi che ne hanno fatto il loro eroe dopo tante critiche (talvolta giustificate), senza Donnarumma tra i pali quest’anno la Champions non sarebbe mai arrivata. Le sue parate eccezionali a Liverpool (Psg qualificato ai rigori), a Birmingham contro l’Aston Villa e anche a Parigi contro l’Arsenal in semifinale sono state determinanti, e un altro giocatore al suo posto, per quanto bravissimo, non sarebbe riuscito a farle.

Perché Chevalier piace a Luis Enrique

E allora, perché comprare un altro portiere (per una cifra compresa tra i 40 e i 55 milioni), spingendo Donnarumma verso l’uscita? Perché il coach Luis Enrique non è mai stato convinto fino in fondo di Donnarumma, nonostante lo consideri, ovviamente, uno dei giocatori più forti al mondo. Ma non è il portiere ideale per il suo gioco. L’operazione Chevalier parte da lontano, dalla fine del 2024, quando il Psg stenta in Champions League, fatica a qualificarsi per la fase eliminatoria finale, e il campione italiano ancora mostra i suoi punti deboli: fortissimo come sempre tra i pali ma esitante nelle uscite e poco affidabile nel gioco con i piedi. Niente di davvero grave, è quel che manca per raggiungere una perfezione che poi Donnarumma otterrà nei mesi successivi grazie a tanto allenamento mirato e a una abnegazione davvero ammirevole. Ma ormai i canali con il Lille e con Lucas Chevalier sono aperti, e non vengono chiusi neanche dopo il trionfo di Monaco.

Destinazione Premier League?

Dopo la conquista della Champions League Donnarumma ha fatto sapere che avrebbe voluto prolungare subito il contratto che lo lega al Psg fino al 2026, ma è stata la società a esitare, con un’offerta giudicata non all’altezza delle aspettative, specie per quanto riguarda la remunerazione fissa (bonus esclusi). In questi mesi Luis Enrique ha ricordato che il portiere è l’unico ruolo nel quale non ha potuto fare la sua scelta, in una squadra costruita in modo maniacale secondo i suoi desideri e la sua visione. Due stagioni fa, quando Luis Enrique è arrivato a Parigi, Donnarumma se lo è ritrovato, se lo è fatto andare bene e non ci voleva molto, certamente, ma non era e non è neanche oggi il suo portiere ideale.

Il test nella Supercoppa europea

Luis Enrique preferisce un giocatore bravo nel gioco con i piedi, che dia sicurezza alla squadra nella fase di costruzione, e che sia capace di dare il suo contributo quando i compagni giocano alti. Magari meno imperioso di Donnarumma sulla linea di porta, ma dal suo punto di vista più moderno.
Il coach spagnolo non ha comunicato gerarchie, non lo fa mai per alcun ruolo e non lo farà neanche per il portiere, ma il direttore sportivo portoghese Luis Campos, co-artefice del trionfo di Champions, avrebbe già rassicurato Lucas Chevalier: il titolare sarà lui, e la partita della svolta potrebbe già essere quella del 13 agosto a Udine contro il Tottenham per la Supercoppa europea.

I tifosi lo difendono

Adesso Donnarumma può restare ancora per una stagione sperando magari in un avvio poco convincente di Chevalier, oppure – più probabile – percorrere con più convinzione una delle piste aperte negli ultimi mesi, per un trasferimento già da questo settembre verso la Premier League (in particolare i club di Manchester) o magari verso un grande ritorno in Serie A. In ogni caso, lui e i tifosi parigini sanno che più di così – portare la prima Champions League a Parigi – non avrebbe potuto fare.     

8 agosto 2025 ( modifica il 8 agosto 2025 | 12:18)

8 agosto 2025 ( modifica il 8 agosto 2025 | 12:18)

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