Sono contitolare di un appartamento in montagna in un condominio di sei unità. L’amministratore ha comunicato che, con riferimento alla legge 18/2023, ogni condomino ha l’obbligo della analisi della potabilità dell’acqua presentando preventivi di ditte specializzate per un importo di circa 800,00 euro anno. È corretto?
Annamaria G.
In relazione al quesito del lettore, occorre alcune precisazioni. Il Legislatore, con il decreto legislativo n. 18 del 23 febbraio 2023, ha previsto degli adempimenti per l’amministratore di condominio, specie riguardo l’affidabilità degli impianti condominiali relativi alla salubrità dell’acqua. Secondo la normativa, l’amministratore ha l’obbligo di controllare l’adeguatezza e manutenzione dell’impianto idrico del condominio e le analisi chimiche e microbiologiche periodiche costituiscono un ottimo strumento per verificarne lo stato. In particolare il suo compito è quello di garantire che l’acqua fornita ai condomini sia conforme ai parametri previsti dalla legge.
In sintesi, l’analisi dell’acqua in un condominio spetta principalmente all’amministratore, in quanto è il “gestore della distribuzione idrica interna”; tuttavia, i condomini sono chiamati a sostenere i costi di tali interventi e devono collaborare con l’amministratore per il rispetto delle norme di legge.
Quanto ai costi, questi variano dal numero e dal tipo di parametri da verificare, cioè dalla complessità del laboratorio e dal fatto che sia richiesta un’analisi di routine o un’indagine su contaminanti. È essenziale richiedere preventivi dettagliati dai laboratori certificati, per confrontare le offerte e scegliere l’opzione più adatta.