
L’accordo sul rinnovo del contratto per gli oltre seimila dirigenti della Pubblica amministrazione centrale, ancora in discussione tra Aran e sindacati, prevede un aumento medio è di 582 euro lordi al mese per tredici mensilità, con punte che sfiorano i 1.000 euro per i dirigenti di prima fascia e possono arrivare fino a 1.500 euro circa per i dirigenti medici di prima fascia.
Com’è strutturato l’aumento
Gli aumenti, secondo il Messaggero, saranno divisi in due parti. Un aumento base di 218 euro e un incremento dell’indennità di posizione fissa. Per i dirigenti di seconda fascia l’aumento sarà di 90 euro, per quelli di prima fascia di 270 euro. Per i dirigenti medici l’aumento dipenderà dall’incarico ottenuto.
Cosa cambia per i dirigenti medici
Per tutti i dirigenti medici che hanno un incarico di natura professionale e meno di 5 anni di attività l’aumento dell’indennità sarà di 459 euro lordi al mese, a cui si somma l’aumento base di 218 euro. Per quelli con 5 o più anni di attività l’indennità sale a 782 euro. Per i dirigenti a capo di una struttura semplice si arriva a 1.148 euro lordi, mentre per quelli che guidano strutture complesse, l’aumento dell’indennità di posizione sarà di 1.311 euro lordi al mese, sempre da sommare all’aumento base di 218 euro.
12 luglio 2025 ( modifica il 12 luglio 2025 | 08:35)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
12 luglio 2025 ( modifica il 12 luglio 2025 | 08:35)
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