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Dietro le quinte della Scala: un documentario racconta la Prima del 7 dicembre

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Per la prima volta un film documenta i mesi di laboriosissimo backstage della messa in scena di una «prima della Scala». «La Forza del Destino» è un documentario di 90 minuti sulla «prima» del 7 dicembre 2024 diretto da Anissa Bonnefont, prodotto da Federation Studios & MDE Films con Rai Documentari e France Télévisions, coprodotto da Federation Studio e Francesco Melzi D’Eril con il sostegno di Rolex. È stato proiettato ieri sera, in anteprima al Maxxi per la Festa del Cinema e lunedì prossimo alla Scala. Il 29 ottobre sarà a Los Angeles e poi nei cinema. Nel film , la musica di Jack Bartman accompagna quella di Verdi.

Il doc è un viaggio lungo tre mesi con il maestro Riccardo Chailly, il regista Leo Muscato, i cantanti (Anna Netrebko, Brian Jagde, Ludovic Tézier) insieme a centinaia di artigiani, ballerini, musicisti e tecnici che hanno lavorato giorno e notte in una corsa contro il tempo in vista dell’apertura di stagione più prestigiosa al mondo. Suscita una spaventata emozione osservare come l’attività maniacale e devota di lavoratori diversi, operando in tanti luoghi e con compiti differenti – dall’attaccare i bottoni a un vestito, al provare le voci del coro, al blindare la città per sicurezza – finisca tutta insieme in un imbuto per riversasi, improvvisamente, la sera del 7 in tre ore di magnificente colata lavica in teatro e in carcere, nelle città, trasmessa dalle televisioni. 

Wagner descriveva l’opera lirica
come Gesamtkunstwerk (opera d’arte totale) e alla vista del backstage gli dai ragione e con il bilancino del farmacista cerchi di capire chi sia l’autore di tanta magnificenza: il compositore, certo, e poi il direttore d’orchestra, il regista, il librettista Piave (oppure de Saavedra, lo scrittore da cui è tratta la vicenda?) e quindi scenografo, drammaturgo, pittore di scena, ingegneri di suono, luci, palco, ballerini, coristi, orchestrali… sarte, cuochi, impiegati, magazzinieri… e il sovrintendente (in questo caso Dominique Meyer) dal quale, un paio d’anni prima, tutto questo ha avuto inizio. Ne esce una straordinaria creazione che non ha più un autore: si chiama 7 dicembre a Milano.

16 ottobre 2025

16 ottobre 2025

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