Buongiorno, in caso di ristrutturazione edilizia io e il mio convivente possiamo detrarre congiuntamente le spese di ristrutturazione fino a un massimo di 96.000? Mi spiego meglio, se lui sostiene spese per €50.000 può detrarre massimo il 36% in quanto convivente di fatto, io da proprietaria sostengo spese per la stessa ristrutturazione per altre 46.000€ posso detrarre il 50%?
Diana
Il limite di 96.000 euro previsto per le detrazioni per interventi di ristrutturazione edilizia, ai sensi dell’articolo 16-bis del TUIR, si riferisce alla singola unità immobiliare e non al singolo contribuente. Ciò significa che, anche se più persone sostengono spese per lavori sullo stesso immobile, il tetto massimo complessivo resta pari a 96.000 euro.
Nel caso in cui Lei e il Suo convivente di fatto abbiate sostenuto spese per la medesima ristrutturazione, entrambi potete beneficiare della detrazione, purché foste conviventi al momento dell’inizio dei lavori e le spese risultino effettivamente sostenute da ciascuno, con fatture e bonifici intestati correttamente. La detrazione spetta, infatti, in proporzione alle spese sostenute da ciascun soggetto.
Pertanto, se il Suo convivente ha sostenuto spese per 50.000 euro e Lei, in qualità di proprietaria, ha sostenuto ulteriori spese per 46.000 euro, la spesa complessiva ammonta a 96.000 euro, che rappresenta il limite massimo agevolabile. In questo caso la detrazione complessiva del 50 per cento (pari a 48.000 euro) potrà essere ripartita tra voi due in base alle spese effettivamente sostenute: 25.000 euro di detrazione al Suo convivente e 23.000 euro a Lei.
Nel caso in cui il convivente non sia proprietario o comproprietario dell’immobile, può comunque beneficiare della detrazione, purché risulti convivente di fatto al momento dell’avvio dei lavori e le spese riguardino l’abitazione nella quale vive stabilmente. Tale possibilità è confermata dall’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 7/E del 2021.
È infine importante che le fatture e i bonifici siano intestati a ciascun soggetto per la propria quota di spesa. Se la documentazione fosse intestata solo a uno dei due, la detrazione spetterebbe esclusivamente a quest’ultimo, anche qualora l’altro avesse effettivamente contribuito al pagamento.
In conclusione, Lei e il Suo convivente potete usufruire della detrazione congiunta entro il limite massimo complessivo di 96.000 euro, suddividendo la detrazione del 50 per cento in proporzione alle spese sostenute da ciascuno.