Degli Azzoni Wines: tre fratelli, quattro regioni, cinque aziende

di MARISA FUMAGALLI Il gruppo Daw lavora in Trentino, Veneto, Toscana e Marche: 1350 ettari di terreno tra vigne (193 ettari), seminativi (948) e boschi (209). E dal 2021 sono scesi in campo con un progetto sulla salubrità del vino

Questo post è stato originariamente pubblicato su questo sito

//?#

Prima dei vigneti e dei vini c’è la storia di una grande famiglia. Antica e nobile, con cognome adeguato: Conti Degli Azzoni Avogadro Carradori. Oggi rappresentata dai tre fratelli Aldobrando, Filippo e Valperto. Insieme guidano il gruppo «Degli Azzoni Wines» (Daw), che comprende cinque aziende dislocate in quattro regioni: Trentino, Veneto, Toscana e Marche. La superficie totale dei territori è di 1350 ettari, tra vigne (193 ettari), seminativi (948) e boschi (209).

Dalle Cantine Daw escono 30 etichette di vini. Bollicine, bianchi e rossi. Ma il mondo «Degli Azzoni Wines» non prescinde, anzi esalta i sette secoli di storia di una famiglia che ha perseguito e persegue il rispetto delle persone e dell’ambiente, nella sostenibilità e nella cura del territorio. Affonda le radici nel passato, ma guarda al futuro. E a proposito delle origini: «Si hanno notizie di un cavaliere Azzo che, innamoratosi della figlia dell’imperatore Ottone di cui era al seguito, decise di scappare con lei dalla Sassonia in Italia. A questa coppia di innamorati la tradizione fa risalire la nascita della città di Alassio in Liguria.

Il nome Avogadro e il titolo di Conti si aggiunge a quello Degli Azzoni attorno all’anno 1300 come titolo ereditato e attribuito dal vescovo al suo notabile di fiducia nella gestione dei beni ecclesiastici. È storia molto più recente — i primi anni del Novecento — il trasferimento dal Veneto alla Toscana dei Conti Degli Azzoni Avogadro. Da qui la nascita dell’azienda Conte Aldobrando, fulcro del gruppo vitivinicolo, a La Rotta (Pisa) presso Villa Sole e la Fattoria.

Si deve invece al Conte Roberto, padre degli attuali proprietari Aldobrando, Filippo e Valperto, l’acquisizione, negli anni Cinquanta, dell’azienda agraria di Montefano (Macerata) nel cuore delle Marche, denominata Conti degli Azzoni. Con 130 ettari coltivati a vigneto. La cantina di recente è stata ristrutturata per integrare le più moderne tecnologie, garantendo così una qualità sempre maggiore dei prodotti. Il percorso di sostenibilità del gruppo Daw parte proprio dalla realtà marchigiana. L’azienda risulta essere tra le prime in Italia ad aver avviato questo processo, investendo ogni anno e in maniera volontaria nella redazione del proprio bilancio di sostenibilità; un’accurata analisi che si concentra sull’impatto ambientale, sociale ed economico dell’azienda. Di più: nel 2021 il gruppo ha completato con successo
un progetto mirato alla purezza e alla salubrità del vino e del piacere del bere sano con l’acquisto di un macchinario per il lavaggio delle uve press la Cantina Conti degli Azzoni.

È la terza cantina in Italia e la prima nelle Marche ad aver adottato questo innovativo processo. Il lavaggio delle uve garantisce, infatti, al consumatore un prodotto controllato, sicuro e salubre, eliminando impurità come polveri, insetti e residui; migliorando così la qualità e l’aroma del vino. Due rossi, due bianchi e uno spumante brut compongono l’offerta dell’azienda marchigiana. Infine, il progetto culturale. Due vini della Cantina Conti degli Azzoni — Helvia e San Donato — in occasione delle festività 2024-25 hanno «indossato» le etichette storiche de «la Lettura» impreziosendo il prodotto, oltre il gusto. Helvia Colli Maceratesi Doc è un bianco ottenuto dal vitigno Ribona; San Donato Rosso Piceno Doc, di colore rosso rubino, è un blend di Montepulciano e Sangiovese.

20 dicembre 2024 (modifica il 20 dicembre 2024 | 16:55)

20 dicembre 2024 (modifica il 20 dicembre 2024 | 16:55)