
Centrodestra all’attacco in vista della riunione della commissione bilancio, in Consiglio regionale, prevista per lunedì 28 aprile. All’ordine del giorno la legge che deve autorizzare il prelievo del maggior gettito Irpef regionale a parziale copertura del deficit sanitario del 2024, quantificato in 174 milioni complessivi (il rosso è stato in parte già coperto). I consiglieri di FdI mettono in guardia la maggioranza dal passo falso che potrebbe costare l’aumento delle imposte. «Verrebbe da dire – dicono i meloniani – che si tratta della prova della maturità per la sgangherata maggioranza di Emiliano. Ma, purtroppo, la triste esperienza di malgoverno della Regione Puglia da parte del centrosinistra ci porta a incrociare le dita nella speranza che si eviti l’aumento dell’Irpef a causa di ben 174 milioni di euro di deficit sanitario. Un buco da coprire alla svelta attraverso una legge che deve per forza di cosa passare attraverso l’approvazione del Consiglio regionale. Peccato che il Consiglio regionale, da ormai troppo, tempo, è ostaggio delle beghe di potere interne al centrosinistra, oggetto di continui “malpancismi” da parte di chi, evidentemente, è interessato a perpetuare il proprio potere o soddisfare le proprie mire di gestione. Senza dimenticare che, ormai, chiudere i lavori di un Consiglio regionale senza che si verifichi la mancanza del numero legale, è pura illusione». Il comunicato è firmato dal capogruppo Renato Perrini e dai consiglieri Dino Basile, Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Paolo Pagliaro, Tommaso Scatigna e Tonia Spina.
La Lega
«Mentre la sanità pugliese affonda sotto il peso di errori, sprechi e incapacità, chi dovrebbe governare continua a giocare con la vita e le tasche dei cittadini». È il parere del vice coordinatore e consigliere della Lega, Napoleone Cera. «Dopo anni di gestione fallimentare – prosegue l’esponente del Carroccio – ora il governatore Emiliano lancia l’ultimatum: o si approva la sua legge-lampo oppure pioveranno nuove tasse sui pugliesi. Ci sono 174 milioni di buco nel 2024, Asl al collasso, servizi che peggiorano ogni giorno. E la soluzione quale sarebbe? Togliere soldi dalle tasche dei pugliesi già stremati. Altro che difendere la sanità pubblica: qui si pensa solo a salvare le proprie poltrone. I pugliesi meritano rispetto, non nuove tasse».
27 aprile 2025
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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