Altri 500 mila ingressi di lavoratori stranieri in 3 anni. Lo prevede il decreto flussi approvato il 30 giugno dal Consiglio dei ministri. Nello specifico sono previste: 164.850 quote per il 2026, 165.850 per il 2027 e 166.850 per il 2028. Per lavoro subordinato non stagionale e per lavoro autonomo sono ammesse 76.850 persone per ciascuno dei tre anni. Colf e badanti sono ammesse nell’ordine di 13.600 unità per il 2026, 14.000 per il 2027 e 14.200 per il 2028. Per lavoro stagionale le quote sono: 88.000 il 2026, 89.000 per il 2027 e 90.000 per il 2028. Un incremento dei numeri che viene incontro alla richiesta delle imprese e dei datori di lavoro.
Confagricoltura: «Bene programmazione triennale»
«La programmazione triennale va incontro alle esigenze delle aziende agricole. Sul numero delle quote degli stagionali, la cifra di cui si parla (88.000 per il 2026) è in linea con quanto richiesto, sebbene leggermente inferiore al fabbisogno per l’agricoltura (circa 100.000 addetti)», è il commento di Confagricoltura. L’associazione evidenzia che permangono ancora le difficoltà relative all’iter burocratico correlato al click day. «A oggi, ad esempio, pochi lavoratori sono entrati in Italia dopo il click day di febbraio, e le operazioni di raccolta in campagna sono già avviate da mesi. La situazione preoccupa le nostre imprese, che hanno presentato le istanze per i lavoratori extracomunitari nel novembre dello scorso anno e che confidavano di avere la manodopera in tempo per i raccolti», si legge nella nota.
Coldiretti: «Un passo avanti per garantire la disponibilità di lavoratori»
Anche per Coldiretti «il nuovo decreto rappresenta un importante passo avanti per garantire la disponibilità di lavoratori nei campi e, con essa, la produzione alimentare nel Paese». Coldiretti sottolinea che «uno dei problemi principali era legato al fatto che i lavoratori ricevevano spesso il nulla osta quando le attività di raccolta erano terminate». L’associazione ora chiede il definitivo superamento del click day permettendo alle imprese di presentare le richieste durante tutto l’anno, con il supporto delle associazioni agricole e in base alle reali esigenze stagionali.
Assindatcolf: «Servono procedure più semplici e tempi certi»
Anche Assindatcolf esprime soddisfazione per i numeri previsti per colf e badanti che sono «più in linea con le reali esigenze delle famiglie, ma servono correttivi per garantire procedure più semplici e tempi certi», osserva il presidente Andrea Zini. «Sebbene necessario – aggiunge Zini – poiché il canale del decreto flussi è l’unico che consente l’ingresso regolare di cittadini non comunitari per motivi di lavoro – riteniamo che lo strumento sia ormai obsoleto, soprattutto in un comparto come quello domestico dove le esigenze non sono sempre programmabili, specie nel caso dell’assistenza ad anziani, disabili e bambini». Assindatcolf ribadisce la richiesta di superare il click day e coinvolgere le associazioni di categoria nella gestione di parte delle quote, finora previsto solo per le 10.000 unità extra.
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30 giugno 2025
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