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Decaro candidato governatore, l’appello degli amministratori del Salento: «Caro Antonio torna, è ora. La Puglia ti chiama»

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Antonio Decaro esita ancora nell’accettare la candidatura a presidente della Regione Puglia alle prossime elezioni e ogni giorno riceve incoraggiamenti, espliciti appoggi ed esortazioni a scendere ufficialmente in campo. Ultimi – ma solo in ordine di tempo – sono 39 amministratori locali del Salento, che gli hanno scritto una lettera aperta per esortarlo a candidarsi a governatore della Puglia, dopo la lunga esperienza maturata come primo cittadino di Bari e quella più recente di eurodeputato (il più votato d’Italia dopo Meloni). 

Un’esortazione che arriva dopo il via libera di Giuseppe Conte, leader dei 5Stelle. E anche Avs (Alleanza verdi sinistra) s’è schierata a suo favore precisando, comunque, che potrebbe suggerire altri nomi nel caso Decaro rifiutasse. Il Pd aspetta che il candidato ideale del centrosinistra rompa gli indugi pur sapendo che Decaro, oggi parlamentare europeo, attende l’annuncio del ritiro dalla competizione regionale di Nichi Vendola e Michele Emiliano intenzionati a candidarsi a consiglieri prima di offrire ufficialmente la propria disponibilità. 

Ma un’ulteriore spinta a Decaro arriva ora un gruppo ampio di amministratori locali, formato da 18 sindaci della terra salentina e da 20 tra assessori e consiglieri comunali di centri di diversa grandezza. 

«Abbiamo bisogno che tu torni – scrivono al “caro Antonio” – Non per nostalgia. Non per appartenenza. Ma per amore del popolo pugliese. Il centrosinistra in Puglia ha bisogno di una guida vera, credibile, che unisca ciò che altri vorrebbero dividere. Abbiamo bisogno di una figura che non venga da formule di laboratorio, né da accordi di vertice, ma da una storia concreta, popolare, condivisa. E quella storia sei tu». 

Gli amministratori locali salentini lo riconoscono come «il miglior candidato per tenere insieme le radici e il futuro del nostro campo progressista, per parlare ai giovani e agli anziani, agli operai e agli agricoltori, ai sindaci di ogni fascia e ai cittadini di ogni quartiere» e gli chiedono di «stringere un patto reale con questa terra».

Un patto basato su cinque priorità non negoziabili: il lavoro e la dignità dei giovani, «contro la desertificazione sociale che li spinge via, lontano dalle origini e dai sogni»; la sanità territoriale, «per migliorare la qualità dei servizi e affrontare le nuove sfide mettendo sempre al centro la salute e la dignità dei cittadini»; la transizione ecologica vera, che parta dalla rigenerazione delle campagne colpite dalla Xylella e arrivi a un modello di sviluppo che non svenda il paesaggio ma lo valorizzi; la mobilità e i trasporti, «per ricucire i nostri paesi, aprirli al mondo, renderli abitabili e vivi, accessibili a chi ci vive e a chi ci arriva»; la cultura, perché i grandi eventi che hanno portato alla ribalta nazionale il territorio salentino diventino tasselli di un unico cartellone per promuovere la bellezza e la ricchezza culturale del Salento e della Puglia.

«Noi ti chiediamo di tornare non per rappresentare te stesso, ma per rappresentarci tutti», precisano. E lo esortano a tornare, perché «il tempo è ora» e «la Puglia ti chiama».


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8 agosto 2025 ( modifica il 8 agosto 2025 | 12:53)

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