
Non ci sarà alcun riavvicinamento tra il Marsiglia e Rabiot dopo il parapiglia scoppiato nello spogliatoio tra lui e Rowe, nel frattempo andato al Bologna, al termine della sconfitta contro il Rennes. Anche perché non c’è stato alcun pentimento da parte dell’ex giocatore della Juventus, ora finito sul mercato con tanto di prezzo stabilito — e va a scadenza a giugno — di 15 milioni di euro. È arrivata anche la versione di Roberto De Zerbi, tecnico del Marsiglia, nella conferenza stampa di vigilia della partita con il Paris Fc: «Non sono scandalizzato perché vengo dalla strada, ma mi sarei aspettato un Rabiot a orecchie basse e delle scuse — le parole dell’allenatore —. E le cose sarebbero rientrate nella normalità».
Invece, tutto questo non è accaduto: «È venuto a parlarmi solo oggi — ha proseguito De Zerbi —. È dispiaciuto, pensa che sia stato un provvedimento troppo severo. Ma gli ho parlato come un padre. Se fossi stato suo padre, avrei fatto lo stesso. Gli ho dato un consiglio paterno e vediamo cosa ne farà». La rissa è stata davvero troppo per De Zerbi: «Mettiamo un po’ di ordine. Se in qualsiasi posto di lavoro due dipendenti si picchiano, che siano due camerieri, due avvocati o due operai, davanti ai capi, ci sono solo due soluzioni: la sospensione o il licenziamento. Con il presidente Longoria e il d.s. Benatia abbiamo deciso per la sospensione, e speravamo in un pentimento sincero e che si capisse che anche in una squadra di calcio esiste una gerarchia. È stata una scelta obbligata perché sono dovuti intervenire persino i nostri bodyguard».
Le accuse della mamma agente Véronique: «De Zerbi abbaia»
A peggiorare la situazione è stata, come spesso accade in tutte le situazioni legate a Rabiot, Véronique, la mamma-agente del giocatore. Ha accusato De Zerbi di tradimento e di incoerenza. Nell’intervista rilasciata a «La Provence» ha attaccato il presidente Pablo Longoria «che si comporta come un agente», il d.s. Benatia («Non è all’altezza») e, appunto, De Zerbi: «Urla e abbaia sempre nello spogliatoio. Ha dato una seconda opportunità a Greenwood che ha picchiato la moglie, poteva darla anche ad Adrien. È tutto un pretesto per metterlo sul mercato a un anno dalla scadenza del contratto e ricavarne dei soldi».
La risposta di De Zerbi:«Da me più attenzioni a Rabiot che ad altri»
Il tecnico del Marsiglia non poteva restare in silenzio: «Quelli di Greenwood erano fatti personali. Qui si parla di un comportamento sbagliato in un luogo di lavoro. È vero, abbaio, urlo in spogliatoio, ma sono il primo ad abbracciare i miei giocatori. Ho avuto più attenzione per suo figlio che per altri. Gli ho persino proposto di trasferirsi nella mia casa a Aix-en-Provence e sarei andato in hotel. Voglio bene a Rabiot, doveva essere una decisione temporanea. Potevamo anche fare finta di niente, ma non perdo la dignità per una partita. È stata una decisione coraggiosa che approvo. Nei grandi club servono regole chiare che vanno rispettate. La situazione è stata gestita male dal suo entourage — ha concluso il tecnico —. Sarebbe stato normale tornare con le orecchie basse e chiedere scusa. E tutto sarebbe tornato alla normalità. Non abbiamo mai voluto una spaccatura definitiva. Adesso è possibile che parta. Non è facile giocare senza un giocatore del livello di Rabiot, ma cercheremo di completare la squadra».
22 agosto 2025
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