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Dalla Germania arrivano i marciapiedi per ricaricare l’auto elettrica. Come funzionano

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Proviamo ad immaginare la scena. Dopo aver finalmente trovato uno spazio dove parcheggiare, per strada, il proprietario di un’auto elettrica estrae dal baule il cavo di ricarica, si inginocchia verso il marciapiede, alza un piccolo sportellino e attacca la presa. Fischiettando, si allontana e, calcolando la percentuale residua e la velocità stimata di ricarica, compie le proprie commissioni, va a lavorare, o, se è tarda sera, se ne torna a casa per riprendere la propria vettura la mattina seguente.

Un anno di test in Germania

Potrebbe diventare se non frequente, nemmeno inusuale, se questa tecnologia – denominata «curb charging» ovvero ricarica da marciapiede – sviluppata dall’azienda tedesca Rheinmetall, prenderà piede. Dopo poco più di un anno di test effettuati nella città di Colonia, i risultati sono stati totalmente soddisfacenti dal punto di vista dell’idoneità pratica, dei vantaggi urbanistici e di design e dell’accettazione da parte degli utenti. Più di 2.800 cicli di ricarica completati – una media di più di due al giorno per ognuno dei quattro punti di ricarica – corrispondenti a più di 50 MWh di energia, con circa 19 kWh per ciclo, che corrisponde a un’autonomia di circa 120 chilometri.

Comodi, discreti, resistenti e versatili

Gli utenti coinvolti nel test hanno apprezzato la facilità d’uso e la loro collocazione in aree urbane comode da raggiungere, mentre dal punto di vista della municipalità di Colonia, sono risultati vincenti il design compatto e modulare che consente una manutenzione rapida e semplice e la possibilità di sostituere il modulo di ricarica all’interno del cordolo. Ogni blocchetto, integrato nei cordoli del marciapiede, pesa circa 80 kg ma occupa poco spazio se paragonato alle classiche colonnine, lasciando i pedoni liberi di camminare senza ostacoli, per non parlare dell’impatto estetico praticamente nullo. Ultimo, ma decisivo, come ben sanno gli utilizzatori delle colonnine, il funzionamento è stato garantito con una disponibilità quasi continua di oltre il 99% di energia.

Al via la vendita

La perfetta integrazione con il paesaggio urbano è decisamente uno dei punti di forza della soluzione realizzata da Rheinmetall che ha ottenuto punteggi molto alti anche per quanto riguarda la protezione contro gli atti di vandalismo e il rischio ridotto di inciampare nei cavi di ricarica. Nemmeno le condizioni atmosferiche avverse sembrano aver messo in difficoltà i «curb charger» equindi non ci sono più ostacoli alla loro commercializzazione su larga scala, come ha dichiarato Christoph Müller, Ceo della divisione Power Systems di Rheinmetall.

I vantaggi sono superiori agli svantaggi

Il sistema non è esente da difetti, dalla poca visibilità (risolvibile con apposita segnaletica) alla facilità con la quale, trovandosi a livello dell’asfalto, si possono sporcare. Niente di irrisolvibile, a fronte di vantaggi decisamente più rilevanti, primo tra tutti la facilità e rapidità di installazione, ma la ricarica da marciapiede può essere una risposta concreta alla scarsità di spazio nelle aree urbane. A breve partirà la produzione in serie e sarà il mercato a dare il suo responso.

8 giugno 2025 (modifica il 8 giugno 2025 | 09:38)

8 giugno 2025 (modifica il 8 giugno 2025 | 09:38)

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