Nei giorni in cui il quotidiano francese Le Monde ha scritto che l’Italia agli occhi degli investitori è «credibile quanto la Francia se non di più», anche la stampa britannica, in particolare quella vicina ai conservatori, sottolineava il soprasso dell’Italia sul Regno Unito in termini di Pil pro capite.
Deficit in calo
Il focus di Le Monde era sul debito pubblico: il quotidiano ha riconosciuto a Roma il merito di aver ridotto significativamente il suo deficit pubblico, mentre in Francia ha continuato a salire. I giornali britannici Spectator e Telegraph, entrambi vicini ai Tories, invece si sono soffermati sul fatto che, per la prima volta dal 2001, il livello medio di benessere economico in Italia ha superato quello del Regno Unito.
Il Pil pro capite supera quello del Regno Unito
Secondo la Banca Mondiale, lo scorso anno il Pil pro capite dell’Italia è salito a 60.847 dollari (44.835 sterline), superando i 60.620 dollari della Gran Bretagna. Il quotidiano britannico sottolinea come «gli economisti hanno elogiato le riforme del primo ministro italiano Giorgia Meloni». Un dato che la stampa conservatrice britannica considera un campanello d’allarme per il governo laburista di Keir Starmer. Il Telegraph sottolinea che secondo Holger Schmieding, capo economista della Berenberg Bank, ha affermato che l’Italia ha «superato» le aspettative. «L’Italia ha tagliato i diritti previdenziali sotto la presidenza Meloni, in modo che le persone siano più incentivate a lavorare invece di restare inattive», ha affermato, aggiungendo che anche le riforme giudiziarie hanno fatto progressi. Pur celebrando i meriti del governo Meloni, per la quale il Telegraph non ha mai nascosto di simpatizzare, l’articolo evidenzia come il soprasso in termini di Pil pro capite sia dovuto soprattutto al fatto che la popolazione britannica sta aumentando rapidamente, mentre in l’Italia è in calo, quindi, anche se la sua economia cresce più o meno allo stesso ritmo di quella del Regno Unito, il Pil pro capite cresce di più.
Buono stile di vita e stabilità, ma salari al palo
Il pezzo dello Spectator invece elogia soprattutto lo stile di vita del Paese, sottolineando: «Sì, gli italiani hanno molto di cui essere soddisfatti in termini di qualità della loro vita, grazie alla bellezza del loro Paese, allo splendore della loro storia, della loro cultura e della loro cucina, e alla loro impressionante difesa della famiglia tradizionale e del loro stile di vita dalle minacce del mondo moderno». Il giornale si sofferma anche sulla sicurezza delle città, il consenso di cui gode il governo, i servizi pubblici, il piacere di passeggiare in città ordinate e sicure. Tuttavia non manca qualche nota critica. L’articolo ricorda, infatti, che: «L’Italia è l’unico Paese G7 in cui i salari non sono aumentati affatto, e in alcuni casi sono addirittura diminuiti, dall’introduzione dell’euro nel 1999».
21 agosto 2025
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