Home / Animali / Cuccioli di razza nel canile clandestino, vivevano fra topi, rifiuti ed escrementi

Cuccioli di razza nel canile clandestino, vivevano fra topi, rifiuti ed escrementi

//?#

Un canile clandestino in condizioni igienico-sanitarie giudicate «gravissime» è stato scoperto dal Corpo Agroforestale e dalla Polizia Municipale di Taormina. Nella struttura, fatiscente e realizzata abusivamente, gli agenti avrebbero trovato anche carcasse di roditori morti. Alcuni dei cani presenti, otto, sono stati trasferiti in una clinica veterinaria di Messina per le cure necessarie, mentre altri venti sono stati affidati al rifugio «Arca di Noè» di Enna. Il presunto responsabile è stato denunciato per maltrattamento di animali. L’intero manufatto è stato sottoposto a sequestro anche per violazioni edilizie. «Il Comune di Taormina si costituirà parte civile» ha dichiarato il sindaco Cateno De Luca, ringraziando le forze dell’ordine. 

L’operazione, che ha coinvolto anche le sezioni Enpa di Messina e di Catania e l’associazione «Soccorriamoli» che ha messo a disposizione un mezzo di trasporto attrezzato, è partita dalla segnalazione di un cittadino, nonché volontario dell’associazione, da alcune foto scioccanti e da un indirizzo. All’interno della struttura sono stati rinvenuti 31 cani di razza, in particolare barboncini, maltesi e spitz, che erano costretti a vivere nella sporcizia, tra i cadaveri di altri animali e rifiuti. In alcuni box gli escrementi sembravano accumulati da oltre un anno. Molti di loro avevano il pelo arruffato e incrostato ed è stato necessario tosarli per riuscire a districare il coagulo di nodi, sudore e sporcizia. «Per chi lo gestiva  benessere significava solo acqua e cibo» spiega il volontario dell’Enpa che ha dato per primo l’allarme e che era presente al momento del sequestro.

Cuccioli di razza nel canile clandestino, vivevano fra topi, rifiuti ed escrementi

 Nonostante tutto quello che è emerso, tre animali sono stati temporaneamente restituiti alla persona intestataria del terreno,  in attesa di ulteriori verifiche. L’uomo è stato denunciato. Le indagini sono in corso: risultano intestati a suo nome decine di cani e si potrebbero aprire scenari ancora più ampi. «Siamo pronti a costituirci parte civile nel processo – fa sapere Claudia Ricci, legale dell’Enpa -. Chi sfrutta e maltratta animali deve sapere che non resterà impunito».

31 ottobre 2025

31 ottobre 2025

Fonte Originale