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Così Hamas ha accettato l’accordo: Witkoff, Kushner e l’incontro segreto con Khalil al-Hayya (che Israele aveva cercato di uccidere)

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DALLA NOSTRA CORRISPONDENTE
NEW YORK – Per convincere Hamas ad accettare l’accordo per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi raggiunto mercoledì scorso a Sharm el-Sheikh, è stato decisivo un incontro faccia a faccia di 45 minuti quella sera alle 11 tra gli inviati di Trump — Steve Witkoff e Jared Kushner — e la delegazione di quattro leader dei miliziani capeggiata da Khalil al-Hayya, lo stesso uomo che Israele aveva tentato di assassinare in Qatar tre settimane fa. È così che è stato possibile in sole 20 ore chiudere la «prima fase» del negoziato. 

Questo importante dettaglio, che non era stato rivelato ai giornalisti la scorsa settimana nella ricostruzione di quella giornata, è stato comunicato ieri da tre fonti al sito Axios. I funzionari Usa avevano già detto ai giornalisti che Witkoff e Kushner si erano persuasi che «Hamas ne avesse avuto abbastanza» di combattere (aveva perso il 90% delle capacità militari) e che il gruppo avesse iniziato a vedere gli ostaggi «come uno svantaggio e non una risorsa», come pure che Trump aveva dato la sua garanzia personale ai mediatori (collegandosi per telefono tre volte) che Israele non riprenderà la guerra una volta liberati gli ostaggi, il che era la maggiore preoccupazione di Hamas.

Quello che non era noto è che Witkoff e Kushner avevano ottenuto da Trump anche il via libera a un faccia a faccia con il gruppo, designato come terroristico negli Stati Uniti. È la seconda volta che inviati di Trump vedono di persona i leader di Hamas. A marzo l’inviato per gli ostaggi Usa Adam Boehler aveva avuto un incontro senza precedenti con loro a Doha per tentare di liberare Edan Alexander e recuperare i cadaveri di altri americani, ma l’accordo era saltato in parte per la rabbia del governo israeliano che era inizialmente all’oscuro, anche se Boehler si era coordinato con Witkoff.

Sono stati i mediatori del Qatar a dire a Witkoff: «Se vi stringete la mano ci sarà l’accordo». Dalle loro ville al Four Seasons, Witkoff e Kushner si sono recati in quella di Hamas nello stesso resort. C’erano anche i capi dell’intelligence di Egitto e Turchia. Il leader di Hamas Hayya ha chiesto se avessero un messaggio di Trump. «Il messaggio del presidente Trump è che verrete trattati in modo equo — ha risposto Witkoff —, farà rispettare tutti i 20 punti del piano di pace e assicurerà che vengano tutti applicati». I leader di Hamas sono andati in un’altra stanza coi mediatori, che sono riemersi poco dopo. Il capo dell’intelligence egiziana Hassan Rashad ha dichiarato: «C’è l’accordo».

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14 ottobre 2025

14 ottobre 2025

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