Sono nuda proprietaria dell’abitazione dove risiedo con la mia famiglia, della quale fa anche parte mia madre, usufruttuaria dello stesso immobile.
Qualora fosse mia madre a chiedere le agevolazioni previste dal conto termico 3.0, nell’ipotesi di premorienza della stessa, rispetto all’ultimazione dei lavori, viene perso il rimborso da parte del GSE?
In fine, vorrei sapere se l’accesso alle agevolazioni sia “prenotabile” (al momento dell’avvio dei lavori) al fine di evitare che, una volta completati gli interventi, si arrivi ad un esaurimento delle risorse stanziate.
La madre della lettrice in qualità di usufruttuaria e Soggetto Responsabile (SR) che ha richiesto l’incentivo del Conto Termico 3.0 è senza dubbio la prima beneficiaria dell’agevolazione. Qualora venisse a mancare prima dell’ultimazione dei lavori o dell’erogazione del rimborso da parte del GSE, il diritto all’incentivo verrebbe trasferito agli eredi che detengono e utilizzano l’immobile.
In particolare, la Lettrice (quale nuda proprietaria che acquisirà la piena proprietà) subentra nei diritti e negli obblighi relativi all’incentivo.
Se alla data del decesso l’intervento fosse già stato avviato (o anche completato, ma la domanda non è ancora stata presentata o approvata), gli eredi dovranno comunicare il decesso e richiedere il cambio di titolarità (Subentro per Causa Morte) al GSE tramite il Portaltermico.
Per i soggetti privati che accedono al Conto Termico, la modalità principale di accesso avviene dopo che i lavori sono stati conclusi, non risulta esserci un modo per “prenotare” il beneficio.



