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Conto corrente a favore di soggetto non residente e adempimenti richiesti

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Sono un cittadino italiano residente in Gran Bretagna. Non ho redditi in Italia. Devo incassare una consulenza di circa 20mila euro dalla BCE. Posso – senza commettere infrazioni – farli accreditare sul mio conto corrente in Italia e dichiararli regolarmente in Gran Bretagna dove sono residente e pago le tasse

Leonardo

L’articolo 126-bis del Testo Unico Bancario dispone che le banche hanno la possibilità di aprire conti correnti a favore di soggetti non residenti, a condizione che vengano rispettati scrupolosamente tutti gli adempimenti di identificazione e verifica previsti dalla normativa antiriciclaggio: per la normativa antiriciclaggio non è permesso ai cittadini italiani non residenti di essere cointestatari di un conto corrente ordinario assieme ad altro soggetto residente in Italia.
In ambito tributario, tuttavia, i trasferimenti mensili o periodici verso conti italiani suggeriscono che il soggetto mantiene in Italia spese correnti e necessità economiche stabili dimostrando involontariamente di mantenere legami sostanziali con il territorio nazionale che potrebbero portare alla riqualificazione della residenza fiscale in Italia richiedendo:

  • IRPEF sui redditi esteri;
  • sanzioni per omessa dichiarazione;
  • interessi;
  • sanzioni per omesso monitoraggio fiscale di attività patrimoniali e finanziarie estere suscettibili di produrre redditi imponibili in Italia.

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