Se all’atto dell’intervento del tecnico preposto alla validazione del mutuo, pur essendo la casa in vendita regolare, in quanto a cubatura, ma la divisione interna è stata modificata, il mutuo viene negato?
Armando
Sì, può accadere.
Quando la banca invia il tecnico per la perizia di stima finalizzata all’erogazione del mutuo, l’obiettivo è verificare che l’immobile sia conforme dal punto di vista urbanistico e catastale. Se, pur avendo la cubatura regolare, l’abitazione presenta modifiche interne non corrispondenti alla planimetria catastale depositata (spostamento di tramezzi, diversa distribuzione degli ambienti, ecc.), il perito può segnalare una difformità.
In presenza di difformità, la banca può:
- sospendere o negare il mutuo fino alla regolarizzazione;
- chiedere una dichiarazione di conformità catastale aggiornata o una sanatoria edilizia;
- accettare la pratica solo se la difformità è minore e non strutturale, quindi non incide sulla consistenza o destinazione d’uso.
In sostanza, la mancanza di corrispondenza tra stato di fatto e planimetria catastale non rende “abusivo” l’immobile, ma blocca la concessione del mutuo finché non viene regolarizzata con una pratica edilizia (CILA o SCIA in sanatoria) e con l’aggiornamento catastale.
La soluzione più rapida è incaricare un tecnico (geometra o architetto) di predisporre l’aggiornamento catastale con DOCFA e ottenere la dichiarazione di conformità, così da permettere al perito di validare il mutuo.



