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Como, i sogni in grande dei lariani: vip in tribuna e ancora Fabregas in panchina. Com’è diventata la squadra più glamour della Serie A partendo dalla D

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Un decimo posto con uno sguardo all’Europa. Un passo per volta per il Como, nuova realtà del calcio italiano. Un club abituato a costruire, che solo sei anni fa, nel 2019, era in serie D. Si è tenuto stretto Cesc Fabregas, negandolo a Bayer Leverkusen, Roma e, soprattutto, Inter. L’allenatore spagnolo è uno dei simboli di questa squadra. Sta contribuendo al successo del progetto di una società capace di attrarre talenti dimenticati dalla Premier League come l’inglese Dele Alli, ma anche giocatori di grande affidabilità come Pepe Reina (che si è ritirato al termine di questa stagione) o gioiellini — ancora in orbita Real Madrid — come Nico Paz. Tutto merito — non solo dei miliardi — dei fratelli Hartono, che si sono innamorati prima della città di Como, che si affaccia sul lago, poi del calcio. Sono Robert (83 anni) e Michael (84 anni) Hartono (Budi e Bambang i loro nomi indonesiani): secondo Forbes hanno un patrimonio di quasi 50 miliardi di euro. Hanno fatto la loro fortuna investendo nella Bank Central Asia, subentrando ai Salim, che ne persero il controllo nel 1997-1998 durante la crisi economica asiatica. I due fratelli fanno soldi grazie alla Djarum, l’azienda produttrice di sigarette kretek.

Hanno portato la loro mentalità anche nel calcio italiano, guidando il Como fino alla serie A e abbracciando negli anni un socio di minoranza come Thierry Henry. Il più grande merito di questa proprietà? Ha investito nel centro sportivo e sulla comunicazione. Ha creato qualcosa che prima non c’era: un merchandising intorno alla squadra. Ed è forte il legame con il territorio. A febbraio hanno anche presentato il progetto di riqualificazione dello stadio Giuseppe Sinigaglia. Si punta a completare i lavori entro il 2028 rendendolo uno spazio multifunzionale aperto tutto l’anno.
Nelle gare casalinghe c’è sempre il pienone — e non mancano i vip al seguito, essendo ormai un ritrovo di celebrità e personaggi famosi —, ma molti sono i tifosi anche nelle gare in trasferta. Sognano in grande: in questo mercato è già arrivato Baturina, centrocampista di 22 anni acquistato dalla Dinamo Zagabria.

Il Como ha chiesto al Milan — senza badare a spese, offrendo 40 milioni — Thiaw e Morata, ma a gennaio ha pure fatto un tentativo per Theo Hernandez (e i rossoneri avevano accettato la proposta di 40 milioni). Inoltre, il Como è vicinissimo a chiudere l’acquisto di Jesus Rodriguez dal Betis Siviglia per 21 milioni più 6 di bonus. Niente male per una squadra tornata in A nel 2024 e arrivata decima nell’ultimo campionato, spendendo quasi 50 milioni a gennaio per Caqueret, Diao, Butez, Douvikas, Alex Valle e Vojvoda. Investimenti che neanche più le nostre big riescono a fare con questa continuità. E nella lista dei desideri c’è anche Ezzalzouli, esterno offensivo del Betis Siviglia e della Nazionale marocchina. Insomma, le idee sono chiarissime. L’obiettivo è consegnare a Fabregas una rosa capace di lottare per un posto in Europa. E chissà dove potrà arrivare il Como nelle prossime stagioni.


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1 luglio 2025

1 luglio 2025

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