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Collezionismo, quando la Sede vacante diventa un’occasione: le medaglie in asta

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È nata in Lombardia, a Pognano, nella media pianura bergamasca, la medaglia di Sede Vacante commissionata dalla Santa sede all’azienda Avs, Alberti Visconti Senesi. Modellata da Amalia Mistichelli la medaglia ne ripete l’iconografia tradizionale: due chiavi espressione dell’autorità di Cristo che, come sottolinea una nota vaticana, viene trasmessa a Pietro e ai suoi successori. Le chiavi, prosegue la stessa nota, sono orientate verso l’alto: quella di destra rimanda al potere spirituale che si estende fino al cielo, mentre quella di sinistra al potere spirituale dei fedeli. L’ombrello, antico simbolo pontificio sta a sua volta ad indicare la Sede Vacante. Al retro campeggia lo stemma del cardinale camerlengo Kevin Joseph Farrell, il quale in periodo di Sede Vacante ha svolto particolari mansioni.

In vendita

In vendita presso l’Apsa a 5.800 euro (i 15 trittici), 5.600 (i 15 esemplari d’oro), 120 (i 1.200 pezzi d’argento) e 70 (i 2 mila coni di bronzo) la medaglia si richiama all’impostazione grafica della prima in tema, coniata in occasione della Sede Vacante del 1549 – 1550 che portò all’elezione di Giulio III e nella quale sono riuniti il simbolo della sede priva di Pontefice e lo stemma del camerlengo dell’epoca, il cardinale Guido Ascanio Sforza. Lo stesso che mandò a produrre la medaglia per la vacanza di sede del 1559. Al retro delle due medaglie è inciso il profilo di Gesù. Lo stemma del camerlengo da un lato e il padiglione con le chiavi decussate dall’altro lato apparve per la prima volta sulla medaglia del camerlengo Gioacchino Pecci, per la Sede Vacante de 1878.

13 luglio 2025

13 luglio 2025

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