
Il Masters 1000 di Toronto, per Flavio Cobolli, è finito nella notte dopo una battaglia da quasi due ore e mezza contro Ben Shelton, ma la partita che l’americano ha chiuso 6-4 4-6 7-6 dominando il tiebreak ha avuto una coda polemica. Colpa, secondo l’americano, di una smorfia che l’azzurro gli avrebbe rivolto, ma che in realtà Flavio ha spiegato fosse indirizzata al suo angolo. Al momento della stretta di mano, dopo che Cobolli sul 5-4 nel terzo set aveva avuto l’opportunità di servire per vincere il match e di volare nei quarti di finale per affrontare Alex De Minaur, c’è stato un primo chiarimento tra i due, nei pressi della rete: “Perché hai fatto così?”, la domanda di Shelton. “Hai meritato questa vittoria, il gesto non era rivolto a te”, ha specificato Cobolli.
Il faccia a faccia
Al momento di lasciare il campo, con il romano che aveva già la borsa in spalla e Shelton a dorso nudo intento a cambiarsi la maglietta prima dell’intervista, e con il giudice di sedia James Keothavong a sorvegliare che le cose non degenerassero, c’è stato un ulteriore faccia a faccia, con toni sempre pacati ma in cui Cobolli ha ripetuto quanto detto poco prima. “Tu hai detto qualcosa che pensavo riguardasse me ma hai detto che non era rivolto a me, allora ok”, le parole di Shelton. “Hai meritato questa vittoria, lo so – ancora Flavio -. Ma mettiti nei miei panni dopo tre ore di match. Non ho detto niente per tutta la partita. E’ solo un match, lo hai vinto, ma tu puoi capire la mia frustrazione no?”. A Shelton è stato poi chiesto in conferenza stampa di spiegare cosa fosse successo nei minuti finali del match: “Ha fatto un gesto durante il tiebreak e gli ho chiesto a chi fosse rivolto. Ha detto che non era rivolto a me, quindi siamo a posto”.
4 agosto 2025
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