
Claudia, Claudio e l’altra Claudia. Gerini e Amendola moglie e marito, e Pandolfi nel ruolo di una conduttrice tv, sono i protagonisti di Fuori la verità di Davide Minnella (in sala dal 6 novembre, prodotto da Fulvio e Federica Lucisano), centrato su un game show che promette 1 milione di euro. Amori segreti, tradimenti, rancori, rivelazioni nell’alveo familiare: se dicono balle, perdono tutto. La macchina della verità sorveglia.
Claudia Gerini, che famiglia è la vostra?
«Normalissima, hanno una società che organizza matrimoni e eventi e sta fallendo, solo che io, moglie di Claudio Amendola, donna narcisa e un po’ superficiale, non lo so. Partecipano allo show per fare un’esperienza simpatica e per raddrizzare i conti. È una critica alla pornografia sentimentale di certa tv».
Le bugie sono al centro.
«Ci sono quelle a fin di bene, ognuno di noi mente, a volte senza accorgersene. Io da adolescente ne dicevo tante, tipo sto in Toscana da un amico e invece ero a Parigi col fidanzato. Da adulta sei più libera e dici quello che vuoi».
Ma ha mai spiato il cellulare di un fidanzato?
«Sì, l’ho fatto e non ho scoperto niente. Eh, sono tutti bravi a cancellare».
Ora è single?
«Sono fidanzatissima, innamoratissima. Da due anni sto con Riccardo Sangiuliano, un banker. Ci conosciamo da 25 anni. Un giorno mi ha baciata: una rarità, gli uomini non si fanno più avanti».
Mica sarà parente dell’ex ministro?
« È suo cugino, l’ho conosciuto Gennaro Sangiuliano, prima del suo problemone. E’ intelligente, preparato».
Ha scoperto qualcosa di sé, con questo film?
«Che sono un’ottima mamma, ho capito che mi faceva paura che non potessi avere contezza di ciò che passavano le mie figlie: hanno 21 e 16 anni. Non abbiamo mai avuto conflitti, sono sempre venute prima dei film, i Natali li passiamo con i loro due padri».
Lei da quale Roma viene?
«Sono trasteverina, anche se dai miei 10 ai 15 anni ci siamo trasferiti a Ostia. I miei erano impiegati. Genitori giovani. Papà un trasteverino doc, mamma è nata in periferia da genitori napoletano e ciociara, io sono un po’ tutto. Casa di democratici, progressisti, si votava Pannella. Le mie origini sono umili ma non mi è mai mancato nulla e sono felice del mio percorso, ho cominciato a lavorare prestissimo, sono indipendente da sempre».
Farebbe la conduttrice tv, come Pandolfi nel film?
«Vorrei condurre un varietà come quelli di una volta, omaggiando Sandra Mondaini, Franca Valeri…Lavorare in tv non mi spaventa, mi è capitato tante volte, Zelig, Sanremo. Mi considero danzatrice prima che attrice. Domani vado a Ballando con le stelle con Claudia Pandolfi, un duetto sul musical Chicago».
Vi somigliate, lei e l’altra Claudia.
«È vero. Vorrei fare un’esperienza di lavoro con soltanto noi due. Abbiamo tante cose in comune, l’approccio normale al lavoro, il non pensare di risolvere i problemi del mondo facendo l’attrice. E tutte e due abbiamo cominciato da ragazzine».
Ha recitato in quasi 100 film. Le fa impressione?
«Un po’ sì. Ho 53 anni, lavoro da quasi 40, per questo sono così tanti. Il set è il luogo dove so chi sono. Sono stata Jessica, Carlo Verdone mi ha detto che un regista intellettuale come Antonioni era un grande fan di Viaggi di nozze; ma posso anche essere una principessa, posso recitare tutti i ruoli o quasi».
Non sta mai ferma.
«Stanno per uscire due film, uno con Marco Giallini su una coppia che si prende una pausa, l’altro l’ho girato in Romania con una giovane regista, Ligia Ciornei, su una donna che va a prendere una bimba da una madre surrogata al confine con l’Ucraina, scoppia la guerra, non trova più il marito…».
In che fase della vita è?
«Mi sento matura per le cose che ho fatto, giovane per tutto quello che ancora voglio fare. È cambiato il mio modo di essere mamma. La maternità era il mio rifugio. Le mie figlie stanno diventando grandi. No, non sono gelosa dei loro fidanzatini, se scoprono l’amore nel modo giusto sono felice. Forse sono in una fase un po’ malinconica».
31 ottobre 2025
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