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Cirio: «In Piemonte la prima ordinanza anti-caldo per i rider. E sui microchip a Novara aprirà lo stabilimento Silicon Box con 1600 posti di lavoro»

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Nelle ore più calde della giornata anche i rider avranno il diritto di fermarsi. Per prima in Italia, la Regione Piemonte ha scelto ieri di estendere l’ordinanza «anti-caldo» a chi consegna il pranzo a domicilio su due ruote. Arrivata quattordicesima tra le regioni con il provvedimento entrato in vigore il primo luglio, la Regione Piemonte ha riguadagnato il suo primato con l’inclusione dei rider. L’ordinanza firmata dal presidente Alberto Cirio stabilisce il divieto di lavoro dalle 12.30 alle 16 nei giorni considerati a rischio alto, quando non sia possibile introdurre misure di riduzione.

Presidente Cirio, come saranno inclusi i rider?

«Un anno fa siamo stati la prima Regione in Italia ad adottare l’ordinanza anti-caldo e oggi siamo i primi ad allargarla a chi svolge consegne in città in bici o in scooter. È una questione di civiltà e rispetto delle persone: sappiamo che i rider lavorano nelle ore dei pasti che sono le più calde e suggeriamo l’adozione di misure di riduzione del rischio a partire dalla fornitura di “strumenti” di protezione dal caldo, ad esempio le bottigliette di acqua e sali minerali, abbigliamento adeguato, turni e pause. Se questo non è possibile, scatta l’interruzione come per i lavoratori dell’agricoltura, dei cantieri, della logistica e delle cave».

Come osservato da Giorgio Airaudo, segretario Cgil Piemonte, quest’anno però il Piemonte è arrivato in ritardo.

«Il Piemonte è stata la prima l’anno scorso e mi fa piacere notare che quest’anno tutte le altre ordinanze ricalchino la nostra. La Lombardia l’ha firmata 12 ore prima del Piemonte, direi che non è una gara: si trattava di fare un’ordinanza che, oltre all’aspetto dei divieti, prevedesse anche delle linee guida per aiutare le aziende a garantire la riduzione del rischio. Perciò abbiamo voluto recepire il lavoro della Conferenza delle Regioni e approvarlo con una delibera di giunta lunedì. L’ordinanza del 2024, poi, era del 5 agosto, quindi questa volta siamo arrivati un mese in anticipo».

In questi giorni siete a Bruxelles, quali questioni sul tavolo?

«Sono giornate fondamentali. Lunedì si è riunito l’Intergruppo vino del Comitato europeo delle Regioni, dove stiamo difendendo la nostra produzione. Ma soprattutto la missione serviva per avere il via libera dalla Direzione generale lavoro della Commissione europea per la misura che stanzia 18 milioni per gli anziani e le persone non autosufficienti delle nostre Rsa. Oggi (ieri, ndr) c’è stata anche l’assemblea dell’Alleanza europea per i microchip che il Piemonte presiede e punta a potenziare il ruolo delle Regioni nell’attrazione degli investimenti».

Il Piemonte spinge sul settore dei microchip made in Ue.

«Abbiamo vinto la competizione europea e italiana e a Novara aprirà lo stabilimento di Silicon Box con 1600 posti di lavoro. Il governo ha nominato il sindaco Alessandro Canelli commissario straordinario per sveltire le procedure».

Cosa comporterà l’ulteriore investimento di Ryanair su Torino?

«È un’ottima notizia che premia anche gli investimenti che la Regione ha fatto sull’aeroporto di Torino. Servirà anche alla stagione invernale in un contesto nel quale crescono i numeri con il 53% di turisti stranieri, più della media nazionale».
Chiara Sandrucci


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3 luglio 2025

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